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NEGROTTO CAMBIASO Lazzaro

28 dicembre 1823 - 01 marzo 1902 Nominato il 04 dicembre 1890 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Liguria

Commemorazione

 

Atti parlamentari - Commemorazioni
Giuseppe Saracco, Presidente

Signori senatori!
Ancora un lutto per il Senato, io scrivevo ieri. Oggi ho il dolore di dover aggiungere, d'appresso ad un triste annunzio ricevuto pur dianzi, che una seconda perdita è sopraggiunta a contristare il Senato.
Il marchese Lazzaro Negrotto-Cambiaso nato in Genova nel 1823 da famiglia patrizia morì nel dì primo corrente marzo nella sua villa di Codevilla presso Voghera.
Egli era entrato fino dal 1860 a far parte della Camera dei deputati per volontà degli elettori politici del collegio di Pontedecimo, e rieletto nello stesso collegio in due successive legislature ottenne per altre quattro volte il suffragio degli elettori del primo collegio di Genova, che rappresentò senza interruzione fino al 1880.
Il marchese Negrotto appartenne sempre, e militò a viso aperto nelle file del partito liberale, e quando nel 1876 la sinistra ottenne di salire al Governo, venne meritamente prescelto a coprire la carica di sindaco della superba Genova, che tenne con grande amore, fino a che prevalsero nell'amministrazione altre tendenze, onde fu tratto ad abbandonare la direzione dell'azienda comunale.
Continuò tuttavia nella carica di consigliere provinciale, dove i suoi colleghi solevano dargli continue prove di riverenza e di affetto. Tenne infatti l'ufficio di presidente ed era tuttora vice-presidente del consiglio, quando gli mancò la vita.
Più tardi, cioè nel dicembre 1890, il marchese Negrotto fu elevato alla dignità senatoria.
È giustizia ricordare, che il nostro bravo collega, malgrado la vecchiaia e gli acciacchi, soleva prender parte attiva ai lavori del Senato, ed in momenti gravi per la patria, specialmente dopo i disastri d'Africa, il senatore Negrotto fece udire qua dentro parole fiere e dignitose in difesa del nome italiano, e dell'esercito specialmente.
Ed egli si riprometteva, fino in questi ultimi tempi, di partecipare ai nostri lavori col riaprirsi di quest'ultima sessione, quando morte lo incolse nella sua villa prediletta di Codevilla, che ancora lo piange e piangerà lungamente estinto, per le bontà dell'animo, ond'era giustamente riverito ed amato.
Il marchese Negrotto ha lasciato dietro di sé la riputazione di un vero gentiluomo che ha servito fedelmente la patria, ed io in nome vostro mando all'ottimo collega ed amico l'estremo affettuoso vale. (Benissimo).
[...]
ZANARDELLI, presidente del Consiglio .Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
ZANARDELLI, presidente del Consiglio. Anch'io sento il debito di associarmi alle nobili parole che l'onorevole Presidente ha detto in commemorazione del compianto senatore Lazzaro Negrotto.
Sento tanto più questo debito, poiché fin dai primi anni che era deputato lo ebbi a collega, anzi eravamo insieme segretari nel primo seggio presidenziale della Camera italiana; ed io l'apprezzai sempre e l'amai moltissimo non solo per la sua rettitudine, ma per lo zelo che pose sempre nell'adempimento delle sue funzioni, ed altresì per la sincerità de' suoi convincimenti, sempre fedele alla politica liberale. (Approvazioni).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 21 marzo 1902.