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MUSOLINO Benedetto

08 febbraio 1809 - 15 novembre 1885 Nominato il 12 giugno 1881 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Calabria

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Giacomo Durando, Presidente

Onorevoli Colleghi!
Nel periodo d'interruzione dei nostri lavori il Senato ha subito gravi e pur troppo numerose perdite, di cui adempio oggi l'ingrato ufficio di darvi partecipazione.
[…]
Il giorno 14 di questo novembre stesso era l'ultimo della preziosa esistenza del Senatore Benedetto Musolino.
Da patrizia e patriottica famiglia calabrese il Musolino ebbe i suoi natali nella città di Pizzo il 9 di febbraio 1809. Prese parte attivissima ai moti insurrezionali nel 1848 ed eletto Deputato sotto la costituzione, data a quell'epoca da Ferdinando II a Napoli, fu uno dei primi a sottoscrivere la protesta contro il Re spergiuro e mosse a comandare una colonna d'insorti in Calabria dove con altri patriotti proclamò il Governo provvisorio. Vinta la rivoluzione nella quale gli vennero spenti il genitore ed un fratello e messa a sacco la casa, il Musolino riuscì a salvarsi ed emigrò a Roma per combattere contro i Francesi col grado di colonnello nello Stato maggiore. Caduta la Repubblica Romana, prese di nuovo la via dell'esilio e si ridusse in Piemonte e poscia all'estero traendo spesso vita stentata a cagione del sequestro di tutti i beni della sua famiglia. Nel 1860 seguì il Generale Garibaldi in Sicilia. Sbarcò primo in Calabria e comandò le bande insorte nella provincia di Reggio. Dopo l'annessione delle provincie meridionali al Regno Italiano passò nell'esercito regolare col grado di colonnello. Rappresentò il collegio di Monteleone durante sei Legislature, cioè dall'VIII alla XIII, alla Camera, dove prese parte attiva alle discussioni, specialmente a quelle di politica estera, nelle quali si rivelò particolarmente competente. Era Senatore del Regno dal 12 giugno 1881, e portò in quest'alta Assemblea il contributo della sua operosità. Voi rammenterete, al certo, come egli seppe mantener viva l'attenzione del Senato in due consecutive sedute del 9 e 10 aprile 1883 con un notevole discorso in argomento di politica estera. E questo fu l'ultimo sforzo della sua mente elevata. Da quell'epoca le sue forze si affievolirono pur troppo in modo da condurlo alla fine che oggi deploriamo amaramente.
Il caldo patriottismo ed il carattere intemerato di Benedetto Musolino saranno registrati dalla storia a caratteri indelebili come esempio nobilissimo che egli lascia dietro di sè. [...]
E qui termina la lunga serie delle nostre sciagure. Mandando un mesto saluto alla memoria dei compianti Colleghi, faccio caldi voti perché mi sia allontanato il calice amaro di esservi apportatore di nuovi dolori.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 25 novembre 1885.