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MOSTI TROTTI ESTENSE Tancredi

08 febbraio 1826 - 16 maggio 1903 Nominato il 07 giugno 1886 per la categoria 21 - Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria provenienza Emilia-Romagna

Commemorazione

 

Atti parlamentari - Commemorazioni
Giuseppe Saracco, Presidente

Onorevoli Colleghi!
Anche oggi una triste notizia vi reco. Ricevo a mezzo del telegrafo l'annunzio del decesso del marchese Mosti-Trotti-Estense avvenuto stamane in Ferrara. Dirò adesso brevemente di lui.
Il nostro bravo Collega comandò, nel 1848 i Bersaglieri del Po' e servì di poi brillantemente nell'esercito nazionale.
Deputato al parlamento per Ferrara, perse parte attiva alle discussioni ed ai voti più importanti di quell'assemblea nel corso di due legislature fino a che nel 1886 fu elevato agli onori del Senato. Frattanto i suoi concittadini di Ferrara, testimoni del patriottismo e delle sue virtù pubbliche e private, lo prescelsero ripetutamente ai più ragguardevoli uffici nelle amministrazioni locali. Il marchese Mosti-Trotti-Estense lascia dunque grata memoria di sé, appresso dei suoi compaesani. Ne lo prova il fatto che in occasione del 50° anniversario dello Statuto andarono a gara per offrire al marchese Mosti-Trotti-Estense una pergamena di onore in segno di ossequio e di affettuosa riconoscenza, giustamente orgogliosi che pel valore d Bersaglieri del Po da esso ordinati e condotti alle battaglie per la indipendenza d'Italia, il popolo Ferrarese fino ai dai primi albori del risorgimento nazionale, abbia saputo dar prova del suo affetto verso la grande Patria italiana.
Onore alla memoria del nostro eccellente collega marchese Mosti-Trotti-Estense. (Vivissime approvazioni).
FINALI. Domando la parola.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FINALI. Mi è stato dolorosissimo l'annunzio dato dal nostro presidente, perché sono pochi giorni che ebbi notizie di lui, notizie che rassicuravano alquanto sulla sua salute.
Tancredi Mosti era un superstite di quella generazione che ebbe i maggiori entusiasmi nel 1848; egli non solo condusse una compagnia di bersaglieri alla prima guerra dell'indipendenza, ma l'arredò e in parte la stipendiò col suo denaro. Egli poi dopo fu fatto segno a persecuzioni gravi e fu arrestato dal potere che, insieme a quello pontificio, travagliava le nostre misere province.
Sostenne il carcere, sostenne i processi con dignità e con fermezza incrollabile, di modo che furono obbligati a dimetterlo per non aver potuto strappargli in nessun modo una confessione che potesse compromettere lui od altri.
Dal 1859 al 1866 ha preso parte a tutte le guerre d'indipendenza; fu ben amato, anzi prediletto dal generale Cialdini, la cui stima e l'amicizia verso un soldato vale il più grande elogio.
Io ho voluto ricordare queste cose perché il Senato comprenda di quanto affetto, di quanta stima era degno questo nostro collega. (Approvazioni).
COCCO-ORTU, ministro di grazia e giustizia e dei culti. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
COCCO-ORTU, ministro di grazia e giustizia e dei culti. In nome del Governo mi associo alle parole con tanto calore di eloquenza pronunciate dal nostro illustre presidente e dal senatore Finali. Esse sono un giusto tributo di onoranza alla memoria di un cittadino o e d'un patriotta e benemerito per eminenti e indimenticabili servigi (Benissimo).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 16 maggio 1903.