MOSCUZZA Gaetano
01 agosto 1820 - 16 aprile 1909 Nominato il 24 maggio 1863 per la categoria 21 - Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria provenienza SiciliaCommemorazione
Atti parlamentari - Commemorazione
Giuseppe Manfredi, Presidente
Onorevoli colleghi!
In Siracusa il 16 aprile morì il nostro decano, il senatore Gaetano Moscuzza nell'ottantanovesimo anno di età, senatore dal 24 maggio 1863. Dottorato in medicina, di civili natali e di ricco patrimonio, ebbe dal censo titolo, dai suoi sentimenti e dai suoi atti merito, di entrare nel Senato del nuovo Regno, tosto che le meridionali regioni d'Italia furono unite alle altre in istato uno, libero ed indipendente. Dell'onore del cittadino tennesi onorata la sua città, la provincia, anzi la Sicilia tutta. Imperocché nome aveva fra i liberali egli, che sin dai giovanili anni aveva dimostrato l'amor di patria, partecipato al moto politico del 1848; e, vissuto nella reazione ritirato, custodito aveva l'italica fede, ed erane tornato più caldo al risorgimento. Liberale costante e sincero, fermamente devoto alle istituzioni, operoso del bene, adempì uffici cittadini, fu sindaco di Siracusa; intervenne alle nostre sedute, finché l'età grave non l'impedì; nondimeno, pur lontano, fu dai colleghi con istima ed affetto rammentato; e, di lui estinto, sarà serbata viva e cara la memoria. (Bene).
[...]
RAVA, ministro della pubblica istruzione.Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
RAVA, ministro della pubblica istruzione. A nome del Governo mi associo ai patriottici ricordi che così nobile eloquenza l'illustre Presidente ha dedicato ai tre illustri senatori che sono venuti a mancare in questo periodo di interruzione dei lavori, gli onorevoli e compianti Moscuzza, Aventi e Ridolfi: tre nomi, tre regioni, tre attività diverse e nobilissime per contributo dato al risorgimento d'Italia.
Il senatore Moscuzza cominciò giovane le sue prove nella patriottica Sicilia, e mantenne salda "la fede italica" nei giorni di dolore e la vide risplendere nelle vittorie avvenire.
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 21 maggio 1909.