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MEZZANOTTE Camillo

14 dicembre 1842 - 20 novembre 1909 Nominato il 10 ottobre 1892 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Campania

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Giuseppe Manfredi, Presidente

Signori senatori! [...]
Di un lutto recente, inaspettato è ancora viva fra voi la dolorosa impressione. Morte repentina cinque giorni or fa ci ha rapito uno dei nostri più assidui ed operosi; non rivedremo più l'amato collega Camillo Mezzanotte, che stava per ritornare ai nostri lavori, quando una paralisi cardiaca lo rese cadavere. Sera fatale per lui fu quella del 20; e nefasta per la città di Chieti che diedeci l'annuncio del suo pianto. Né della città sola è il duolo ma di tutto l'Abruzzo, che lo teneva in grande conto; e la perdita di quella regione è pur grave per questo consesso e per la cosa pubblica.
Camillo Mezzanotte, nato in Napoli il 14 dicembre 1842, traeva i sensi liberali e l'amor di patria dal padre Raffaele, che fu ministro dei lavori pubblici dal 19 dicembre 1878 al 14 luglio 1879, ed a questo Senato appartenne. Onorò gl'illustri natali con le doti personali, che gli procacciarono pregio fra i concittadini. Laureato in giurisprudenza nell'Università di Napoli; arruolato nel 1860 alla guardia nazionale; fregiato della medaglia commemorativa delle patrie battaglie; promosso capitano nella III legione nel 1866; di Napoli fu vicesindaco nella sezione S. Giuseppe.
I voti del collegio di Chieti a scrutinio uninominale gli diedero la rappresentanza alla Camera il 4 gennaio 1880 per la tredicesima legislatura, e la rielezione per la quattordicesima; a scrutinio di lista fu de' rappresentanti del primo collegio della provincia per la quindicesima e per la diciassettesima. Il mandato coscienziosamente e zelantemente adempì; prese parte efficace alle discussioni, entrò in commissioni. Senatore fu nominato il 10 ottobre 1894; ed anche a noi grandemente valse per sapere ed assiduità.
Dal 1897, in sei sessioni legislative, fu membro apprezzato della nostra Commissione permanente di finanze; e dall'esercizio 1903-904 in poi relatore intelligente del bilancio dei lavori pubblici; anzi, nella sessione 1904-909, di tutte le proposte di detto Ministero. Fu ripetutamente pure della Commissione de' decreti registrati con riserva, e commissario alla cassa de' depositi e prestiti.
Innumerevoli altre sue relazioni, frequente suo intervento alle discussioni, profittarono ai lavori del Senato nelle materie di sua speciale cognizione; le opere pubbliche, ogni cosa dei comuni e delle provincie, i consorzi, le strade, la contabilità, le casse di credito, le bonificazioni dei terreni, le alluvioni, le ferrovie, gl'istituti d'emissione, i biglietti di Banca, le tasse sugli affari, il Tesoro. Notevole fu la sua relazione sul nuovo titolo consolidato 3 e mezzo. In occasione di quella sulle bonificazioni delle paludi, pubblicò un apprezzato Manuale amministrativo delle bonificazioni; ed in occasione di quella sull'assunzione dei pubblici servizi da parte dei comuni, il trattato della Municipalizzazione dei pubblici servizi. Scrisse anche Per le finanze comunali e del letterato abruzzese Vincenzo De Ritis.
A studi di tanta utilità pubblica andava congiunta la saggia esperienza del nostro compianto collega, che nelle principali amministrazioni di Chieti e provincia esercitò i maggiori uffici. Eletto consigliere comunale a Chieti nel 1873, mantenne l'ufficio sino alla morte; due volte assessore e due volte sindaco. Eletto consigliere e deputato provinciale, fu varie volte presidente della deputazione e del Consiglio provinciale.
La cara figura ci si parrà lungamente innanzi, cortese, ilare, amorevole, muovere i passi, sedere nelle nostre sale, entrare ed uscire da quella della Commissione di finanze, starvi al tavolo del lavoro. Al banco delle commissioni vaca oggi il posto suo nell'ufficio centrale per il disegno di legge Norme per il transito e il soggiorno delle navi mercantili lungo le coste dello Stato. Ma il compianto collega il posto occuperà sempre, anche estinto, nel nostro grato ricordo. (Approvazioni). [...]
FINALI. Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
FINALI. Purtroppo l'età inesorabile ed i morbi inclementi rendono troppo frequenti i nostri lutti. Ora il nostro Presidente, con eloquente e commossa parola, ha ricordato i meriti di sette nostri colleghi che tutti illustrarono la scienza e servirono nobilmente la patria.
L'ultima e più affettuosa sua parola ha commemorato Camillo Mezzanotte.
Se Camillo Mezzanotte era stimato ed amato da tutti in quest'alto consesso, da nessuno poteva essere stimato ed amato al pari di coloro; che per 15 anni gli sono stati colleghi nella Commissione di finanze.
Io, che da lunghi anni appartengo a questa Commissione, e che vi ebbi assiduo collega il Mezzanotte, non meno di qualsiasi dei colleghi ho ammirato l'alacrità, la prontezza, l'operosità e lo zelo di cui egli ha dato continue prove, e la sua dottrina, che era veramente eccezionale; tanto che non solo nello studio dei bilanci, ma in quello di ogni altro progetto di legge riguardante lavori pubblici egli sapeva essere meraviglioso: ed esatto espositore in termini di tempo brevissimi.
Io credo con queste poche parole, inspirate però a profonda commozione, di avere espresso il pensiero dei miei colleghi della Commissione di finanze la quale certamente dovrà per lunghi anni ricordare l'opera di un uomo così dotto, operoso e benemerito. (Approvazioni).
MICHETTI Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
MICHETTI Inviare ad un amico estinto un affettuoso pensiero è pietà e gentilezza. E, poiché per volontà del benamato nostro Presidente, io ho assistito ai funerali di Camillo Mezzanotte in Chieti, mi è caro e dolce riferire al Senato lo spettacolo magnifico, e commovente di affetto profondo e sincero tributato da quella nobile città al caro estinto.
La singolarità del caso vuole che, la prima volta che ho l'onore di parlare in questo alto consesso, io debba, onorevoli colleghi, parlarvi di morte; ma spero mi sarà dato in avvenire parlarvi anche di vita, di cose belle e vantaggiose alla nostra patria.
Propongo che alla famiglia del compianto senatore Mezzanotte e alla città di Chieti siano manifestate le condoglianze del Senato.
(Bene).

Senato del Regno. Atti parlamentari. Discussioni, 25 novembre 1909.