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MENGARINI Guglielmo

27 dicembre 1856 - 25 luglio 1927 Nominato il 06 ottobre 1919 per la categoria 21 - Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria provenienza Lazio

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Tommaso Tittoni, Presidente

Onorevoli colleghi. Durante le vacanze parlamentari lutti dolorosi ci hanno colpito.
Il 25 luglio morì in Roma, dov'era nato il 27 dicembre 1856, il prof. Guglielmo Mengarini. Scolaro prediletto del nostro compianto collega Blaserna, fu suo valoroso e apprezzato assistente presso l'Istituto di fisica per alcuni anni, e poi insegnò per un ventennio, alla scuola d'applicazione per gli ingegneri, elettrotecnica, scienza ch'era allora ai primi passi e cui egli si dedicò con straordinaria passione. In essa segnò un'orma non obliabile, e pei lavori scientifici e per le esperienze eseguite, e sovratutto per aver egli efficacemente contribuito al primo grande trasporto di energia compiuto in Italia nel 1892 fra Tivoli e Roma.
Ma l'instancabile fervido ingegno di Guglielmo Mengarini si rivolse anche ad altri campi di ricerca e d'indagine, cioè agli studi di fisica astronomica e di spettroscopia. Dedicò sovratutto i suoi studi alle eclissi totali di sole, recandosi perciò in varie parti del mondo per assistervi e, valendosi di propri apparecchi, ottenne bellissime fotografie, preziose per la scienza. L'anno scorso, già minato dal male, volle recarsi, contro i consigli dei medici, nell'Oltregiuba per studiare una eclissi, superando disagi incredibili con una energia straordinaria, e ciò forse gli fu fatale.
Dei suoi studi scientifici fu anche un appassionato e simpatico volgarizzatore e tenne applaudite conferenze, come quelle sulla luce fredda e sulla vita nei sommergibili.
Era uno spirito esuberante di energie, generoso e noncurante del pericolo: da giovane rischiò con tranquillo eroismo la vita per salvare un'intera famiglia prigioniera entro una casa incendiata le cui scale erano crollate: e n'ebbe in premio una medaglia d'argento al valor civile. Fu fervido cultore degli esercizi fisici, specialmente del nuoto e dell'alpinismo: fu l'anima di molti sodalizi non solo scientifici, ma anche artistici e sportivi di Roma, ove era popolarissimo, perché incarnava lo spirito multiforme, gioviale e generoso del popolo romano.
Lo annoveravamo nostro amato collega dal 6 ottobre 1919 e la sua indefessa attività ebbe modo di manifestarsi anche in Senato: fu eletto membro del Consiglio superiore aeronautico e del Comitato talassografico e partecipò proficuamente a notevoli discussioni, specialmente su progetti interessanti lo sviluppo industriale, idroelettrico e ferroviario del paese.
Dopo la nomina a senatore fu anche ambasciatore straordinario nel Perù, per una missione di carattere prevalentemente economico, felicemente compiuta.
Guglielmo Mengarini non aveva e non poteva avere che amici dovunque, che ora ne piangono amaramente la dipartita. Il Senato reverente saluta la sua cara memoria, mentre esprime alla famiglia le più sentite condoglianze. (Benissimo).
FEDELE, ministro della pubblica istruzione. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FEDELE, ministro della pubblica istruzione. In nome del Governo dichiaro di associarmi alle nobili parole di compianto pronunciate dal Presidente per la scomparsa degli illustri membri di questa Assemblea.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 6 dicembre 1927.