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MAZZIOTTI Matteo

17 giugno 1851 - 01 giugno 1928 Nominato il 04 aprile 1909 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Campania

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Tommaso Tittoni, Presidente

Onorevoli colleghi. Un altro fra i nostri più amati colleghi la morte ha falciato: con animo profondamente rattristato vi partecipo la perdita di Matteo Mazziotti, spentosi questa notte in Roma. Grave lutto non solo per noi, perché egli aveva servito sempre il paese con profondo amore con l'opera sua di parlamentare e di storico del risorgimento.
Era nato a Napoli il 17 giugno 1851, di nobile, cospicua famiglia cilentina, in cui l'amore all'Italia era antica tradizione, consacrata da sacrifici e patimenti non lievi: il padre suo era stato uno dei maggiori artefici dell'unione del Mezzogiorno all'Italia e per l'altissima causa aveva sofferto con la famiglia l'esilio, la confisca ed inenarrabili dolori. Matteo Mazziotti crebbe al culto della patria e sentì presto la passione della vita politica: appena trentunenne, dopo conseguita la laurea in legge ed iniziata con successo la professione forense, entrò alla Camera per il 3° collegio di Salerno per la XV legislatura e vi restò per otto legislature consecutive, dal 1882 al 1901, rappresentando dalla XVIII in poi, il collegio di Torchiara. Attivissimo deputato, la sua dirittura, il suo ingegno e la sua multiforme coltura gli fecero acquistare ben presto la stima e la simpatia di tutti i colleghi, anche degli avversari politici, pur da lui combattuti a viso aperto: fu sottosegretario di Stato alle poste, lasciando ottimo ricordo per le provvide iniziative e la grande competenza, di cui dette prova anche in numerose pubblicazioni sul funzionamento degli importanti servizi di quel dicastero: fu successivamente sottosegretario alle finanze.
Entrò in Senato il 4 aprile 1909 e mostrò sempre un'attività impareggiabile, dando ai nostri lavori un contributo notevolissimo, sia con numerosi discorsi sempre acuti e profondi nell'esame delle più svariate questioni, sia con la partecipazione alle più importanti commissioni. Fu fervido sostenitore del nostro intervento nella grande guerra e fu tra i fondatori del Fascio parlamentare di Difesa nazionale.
Ma l'opera sua non si limitò solo al campo politico e parlamentare: egli fu un appassionato studioso, e lascia molti scritti, specialmente di storia del risorgimento, che gettano nuova luce sugli sforzi e i patimenti delle nobili popolazioni meridionali e sovratutto cilentine per la causa dell'unità nazionale: fu attivissimo membro della Società nazionale per la storia del risorgimento. Recentemente aveva pubblicato un'opera notevole: "Napoleone III e l'Italia", frutto di lunghe e pazienti ricerche.
Matteo Mazziotti fu modello d'ogni virtù civica: semplice e schietto nella vita privata, affabile e cortese con tutti, la sua scomparsa lascia grande rimpianto in quanti lo conobbero.
Il Senato del Regno si vede orbato di un autorevole e amato collega. Chiniamo la fronte reverenti sulla sua salma ed inviamo alla desolata famiglia l'espressione del nostro vivo dolore. (Approvazioni).
FEDELE, ministro dell'istruzione pubblica. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FEDELE, ministro dell'istruzione pubblica. In nome del Governo, mi associo alle parole di compianto pronunziate dal Presidente dell'Assemblea, per la perdita del senatore Matteo Mazziotti. Scompare con lui una nobile figura di cittadino e di studioso. I suoi numerosi ed importanti scritti di storia del risorgimento italiano, gli assegnano un posto molto onorevole nella storiografia italiana degli ultimi anni. Dalle sue tradizioni famigliari, agli stessi suoi studi egli traeva alimento al vivo amore di patria, alla fede sicura con la quale seguiva le nuove vie aperte all'Italia dal fascismo. (Approvazioni).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 1° giugno 1928.