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MARTELLI Alessandro

25 novembre 1876 - 05 ottobre 1934 Nominato il 01 marzo 1934 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio e per la categoria 05 - I ministri segretari di Stato provenienza Sicilia

Commemorazione

 

Luigi Federzoni, Presidente
Dalla cattedra tenuta con vanto di ingegno e di dottrina, erano venuti alla politica Francesco Lorenzo Pullè glottologo e sanscritista eminente, Filippo Giacomo Novaro e Francesco Durante, maestri della chirurgia, Alessandro Martelli, geologo e mineralogista di vasta fama.[...]

Grande scienziato avrebbe potuto essere anche il nostro caro indimenticabile Alessandro Martelli, a cui la dovizia brillante e insieme solida dell'intelletto avrebbe potuto dischiudere la via per le maggiori conquiste nel campo ov'egli ha pur segnato, con ricerche e lavori pregevoli, un'orma duratura. Restano infatti di lui studi importanti sui giacimenti minerari di parecchie regioni italiane, sui rapporti fra boschi e acque, sulle forze idrauliche, sui laghi artificiali, sui combustibili nazionali. Ma il camerata Martelli aveva sortito dalla natura la tempra di un forte uomo d'azione, e in lui, figlio di un valoroso garibaldino, era dominante la passione della Patria. Eccolo arruolarsi volontario allo scoppio del conflitto mondiale, durante il quale conseguì due promozioni per merito di guerra; eccolo, dal 1919 in poi, fra i capi della riscossa fiorentina contro l'opprimente usurpazione sovversiva, fino alla marcia su Roma, a cui partecipò con giovanile entusiasmo. Deputato fascista dei più autorevoli e meglio preparati, sottosegretario di Stato per le Comunicazioni, ministro dell'Economia nazionale, presidente dell'Azienda Generale Petroli, dopo avere dimostrato in ciascuno di questi uffici rare doti di sapere, di equilibrio e di dirittura, era entrato in Senato il 1° marzo di quest'anno, con la possibilità di portare ai nostri lavori la cooperazione inestimabile della sua capacità, della sua esperienza e del suo profondo sentimento fascista. Un crudele quasi improvviso morbo ha troncato tanta energia di intelligenza e di produttività, avanti ch'essa potesse dare anche qui la propria misura e i propri benefici. [...]

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni,3 dicembre 1934