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MARESCOTTI Angelo

18 febbraio 1815 - 05 ottobre 1892 Nominato il 25 novembre 1883 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Emilia-Romagna

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Domenico Farini, Presidente

Signori senatori! Un mesto esordio precedere deve ogni nostro lavoro: la commemorazione dei colleghi che da noi si dipartirono, dacché il Senato si aggiornò.
Funerea, lunga, dolorosa lista!
[...]
Nello stesso giorno usciva di vita in Bologna il senatore Angelo Marescotti.
Smanioso d'imparare e d'ingegno vario Angelo Marescotti attese a studi diversi. Laureato medico nell'Università di Bologna, praticò la medicina per qualche anno a Civitella di Romagna: dottore collegiato in giurisprudenza e, dal 1859, nello stesso ateneo professore d'economia politica, questa coltivò e professò con passione. Se ne era invaghito stando nel 1844 a Parigi per studi di perfezionamento; di codesta scienza e delle indagini affini fu scrittore noto per copiosa erudizione e numerosi scritti.
A Lugo, dove era nato l'anno 1815, a Bologna, dove lungamente abitò, alla vita pubblica prese parte. Fra i combattenti per la indipendenza e la libertà, fu volontario a Vicenza nel 1848, capitano alla difesa di Roma. Valoroso in campo, si cimentò con petto non meno saldo inanimando, confortando la sua città nel 1855 travagliata dal colera. Una medaglia d'argento fregiava il soldato di Roma; una d'oro rimeritava il medico, l'infermiere, il filantropo di Lugo.
Stimato fra i migliori di Romagna, dalla giunta provvisoria di Bologna fu nominato viceintendente del distretto nativo. Deputato e segretario dell'Assemblea delle Romagne, appartenne alla deputazione che recò al gran Re in Milano il primo voto per l'annessione.
Deputato al Parlamento nazionale nella VIII legislatura per Lugo, nella XIV per Carpi, senatore da più di otto anni, nelle due Camere si occupò a preferenza di finanza, di economia, di sociologia. I profondi convincimenti dottrinali erano nella sua mente così radicati che egli si faceva coscienza di apertamente e insistentemente professarli senza badare al numero dei consensi: e nella difesa delle proprie opinioni tanto s'infervorava, quasi che in sua sentenza i contradditori impugnassero la verità conosciuta. Per lui deputato fu bello nel 1864, a molti elettori che volevano imporgli voto contrario alla convenzione di quel settembre, fieramente rispondere: approverebbe il patto; farsene coscienza.
Lugo, Ravenna, Bologna a gara gli affidarono incarichi nelle amministrazioni del comune e della provincia. Volenteroso si sobbarcava, attendeva volenteroso agli obblighi assunti non per pompa.
La vita buona, operosa di Angelo Marescotti meritò lode: alla memoria di lui il nostro vivo compianto. (Approvazioni).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 24 novembre 1892.