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MANASSEI Paolano

20 maggio 1837 - 06 ottobre 1920 Nominato il 03 dicembre 1905 per la categoria 21 - Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria provenienza Umbria

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Tommaso Tittoni, Presidente

Onorevoli senatori!
Con profonda tristezza devo annunciare la perdita di amati colleghi durante l'interruzione dei nostri lavori.
Il 6 dello scorso ottobre il conte Manassei Paolano chiuse gli occhi in Terni dove era nato il 20 maggio 1837 da ricca famiglia umbra. Ingegno di straordinario acume, intuì subito essere la prosperità agraria la pietra angolare della grandezza nazionale, e, compiuti con successo gli studi di giurisprudenza nell'Università di Roma, si dedicò con tutte le sue inesauribili energie giovanili alla difesa degli interessi agricoli e sopratutto a promuovere adeguati miglioramenti alle condizioni della classe agraria lavoratrice, onde impedirne il preoccupante esodo. Pregevolissime sono le sue numerose pubblicazioni e soprattutto nei suoi studi sul Risparmio ed agricoltura, sul Patto colonico,sul Credito ed economia agraria i più importanti problemi agricoli vengono da lui penetrati a pieno, ricevendo nuova luce.
Entrato nella vita pubblica con la medesima passione che lo aveva sostenuto nei suoi studi, nel 1870 fu membro e poi vicepresidente del Consiglio provinciale dell'Umbria, ed al bene della sua regione e dell'Italia tutta sempre attese. Presidente della Cassa di risparmio di Terni, si dette cura assidua e zelante del rifiorire della prospera istituzione e fu pure membro della Commissione consultiva del Credito agrario.
Nominato senatore il 3 dicembre 1905 prese parte attivissima ai nostri lavori intervenendo sopratutto là dove erano in giuoco gli interessi dell'agricoltura, portando nella discussione il validissimo contributo della sua rara competenza ed uno spirito di feconda iniziativa.
La sua opera culminò nell'idea tanto qui difesa di una grande e sana organizzazione agraria, di una rappresentanza professionale a base elettiva in ogni circondario, nella quale proprietari e lavoratori fossero affratellati nel concetto della solidarietà degli interessi e nel sentimento della dignità comune e svolgessero un'azione eccitatrice ed educatrice di sana propaganda.
Alle elette virtù di mente il conte Manassei accoppiava non minori doti di cuore, che gli procuravano fra noi la stima e la simpatia universale.
Il Senato vede con profondo rammarico scendere nella tomba uomo sì benemerito, e s'inchina riverente dinanzi alla memoria di lui, cui manda un mesto saluto. (Bene).
GIOLITTI, presidente del Consiglio, ministro dell'intero. Il breve periodo di interruzione dei lavori del Senato ha portato dei lutti gravi a questo alto consesso e alla patria. L'egregio Presidente ha ricordato i grandi servizi resi dagli uomini dei quali ora piangiamo la perdita, magistrati illustri, uomini che si occuparono delle grandi questioni di politica estera e di politica coloniale. [...] Sono perdite che noi ci auguriamo possano essere compensate dalla nuove generazioni che sorgono.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 2 dicembre 1920.