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MALVEZZI DE' MEDICI Nerio

02 ottobre 1856 - 11 gennaio 1929 Nominato il 04 aprile 1909 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Emilia-Romagna

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Niccolò Melodia, Vicepresidente

Onorevoli colleghi, dopo l'ultima seduta della passata legislatura parecchi nostri autorevoli ed amati colleghi sono stati colpiti dalla falce della morte.
Io credo che tutti siano del mio parere, di rivolgere, prima di incominciare i nostri lavori, alla loro memoria l'espressione del nostro mesto rimpianto. (Approvazioni).[.].
L'11 gennaio spegnevasi in Bologna il marchese Nerio Malvezzi De' Medici, nato colà il 2 ottobre 1856. Il padre suo, conte Giovanni, che pure appartenne alla nostra Assemblea, fu uno dei Capi del partito nazionale in Bologna, ed ebbe relazioni coi più illustri uomini del risorgimento, nella cui intimità crebbe il figlio, il quale, giovanissimo, fu tra i fondatori dell'Associazione Costituzionale nella sua città. Compiuti con plauso gli studi storico-giuridici, il marchese Nerio si occupò dapprima intensamente delle sue predilette discipline, che coltivò poi sempre con grande amore, pubblicando, anche in questi ultimi anni, numerose opere, specialmente di storia municipale bolognese, che han reso chiaro il suo nome fra gli studiosi.
Entrò poi nella vita pubblica nel 1895, eletto al Consiglio comunale, cui dette per tanti anni la sua fervida preziosa attività, ricoprendo anche la carica di assessore alla pubblica istruzione e di pro-sindaco. Vinta sul suo nome la battaglia dei partiti dell'ordine contro l'unione democratica, egli entrò alla Camera nel 1900 per la XXI legislatura, rappresentando il 1° collegio di Bologna, e vi restò fino al 1909. Fu, nel secondo gabinetto Fortis, ministro dell'agricoltura, fatto segno ad attacchi violenti da parte degli avversari politici, specialmente per la sua aperta coraggiosa professione di fede cattolica, contro l'allora dominante settarismo anticlericale.
Era nostro amato collega dal 4 aprile 1909 e, come alla Camera, così anche fra noi fu assiduo e partecipò con profondo zelo alla vita dell'Assemblea.
Amantissimo della sua città, ne tutelò sempre con particolare fervore gli interessi e ricoprì numerose cariche negli istituti cittadini.
Nerio Malvezzi De' Medici ebbe animo nobilissimo come l'ingegno; ebbe elette virtù di cittadino, di patriota, di patrizio, di uomo politico, e fu decoro degli studi eruditi. Uomo modesto e schivo d'onori, lasciò scritto in una lettera diretta alla Presidenza del Senato, fin dal 1921: “So bene che ho fatto pochissimo per il paese e per la scienza. Sono stato soltanto un dilettante. Interessato e ambizioso non fu mai. Spero non aver dato noie ai colleghi. Se ho portato abbastanza degnamente il nome di mio Padre, della mia famiglia, dovrò appagarmi”. Parole in tutto degne del suo alto nobile spirito, dinanzi al quale il Senato con mesta reverenza s'inchina, dolorante per la sua dipartita. (Approvazioni).
MOSCONI, ministro delle Finanze. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MOSCONI, ministro delle finanze. Il Governo, con sensi di profondo cordoglio, si associa alle nobili parole pronunziate dall'onorevole Presidente in memoria dei senatori scomparsi”.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 29 aprile 1929.