senato.it | archivio storico

MALUSARDI Antonio

11 maggio 1818 - 04 gennaio 1891 Nominato il 13 dicembre 1877 per la categoria 17 - Gli intendenti generali dopo sette anni di esercizio provenienza Piemonte

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Domenico Farini, Presidente

Addì 4 di gennaio il senatore Antonio Malusardi moriva in Vespolate, dove era nato l'11 di maggio del 1818.
Entrato a ventun'anni nell'Amministrazione provinciale ne percorse i gradi coi sottili compensi e colla lentezza che erano la regola d'allora. Dopo dieci anni di tirocinio nelle segreterie, passato alla carriera superiore, con altro laborioso decennio di assiduità, di studio, raggiungeva nel 1860 il grado di capo sezione nel Ministero dell'interno. Uscito poco dopo dall'amministrazione centrale fu con più rapido salire consigliere di Governo, sottoprefetto, prefetto ed ebbe campo di dare non dubbie prove delle molte qualità sue. Una minuta cognizione delle leggi, delle regole, delle pratiche amministrative, un alto sentimento dei doveri dell'ufficio, la ricerca continua del retto e del giusto ne resero dovunque utile e lodata l'opera. Imperocché il Malusardi era di quei gagliardi cui la tenace volontà spiana gli ostacoli, la solerzia agevola gli intenti, che l'eccellente consiglio mostra bene spiccati e sicuri. L'occhio fisso alla contentezza delle popolazioni cui era preposto, si faceva coscienza, con paziente industria d'ogni giorno, di allontanarne le ragionevoli ragioni di malcontento. Onesto di una onestà superiore al sospetto non lo arrestavano molli compiacenze o timorosi riguardi; persecutore della disonestà comunque si ammantasse, dovunque si annidasse. Fiero della propria dignità, della propria autorità geloso, sapeva che solamente il bene usarla la mantiene alta e rispettata, e bene usandola rinvigoriva il prestigio del Governo di tutta la reputazione della persona sua. Affinata quasi da un lavoro lento, vivo, continuo, la salda tempra sua faceva prova tanto migliore quanto più scabrose e difficili contingenze si presentassero.
Prefetto di Catanzaro, dava l'ultimo colpo al brigantaggio calabrese; prefetto di Palermo, vi spegneva nel 1877 il malandrinaggio.
Senatore da quell'anno, raccolse in Senato molte fidate amicizie, la stima universale. E lo onorarono frequenti incarichi vostri, fra cui piacemi rammentare quelli attribuitigli per più anni di membro della Commissione permanente di finanza e l'altro di segretario dell'Ufficio di Presidenza.
Ed io, che su questo seggio lo ebbi accanto e ne provai tutti lo zelo ed il sicuro criterio, mandando l'ultimo addio alla memoria di Antonio Malusardi, certo del vostro consenso, attesto, quasi a compendio delle benemerenze sue, essere mancato con lui a questo consesso uno degli egregi che cittadini, funzionari, patrioti, compirono sempre il loro dovere. (Approvazioni). [...]
CRISPI, presidente del Consiglio, ministro dell'interno. Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
CRISPI, presidente del Consiglio, ministro dell'interno. Il Governo si associa alle lodi debitamente tributate in memoria dei senatori Scorfani, Malusardi e Borelli.
La scienza e la patria hanno perduto in essi dei valorosi cittadini. [...]
il Malusardi fu debitamente ricordato per aver portato l'ordine e la tranquillità in provincie disturbate dal malandrinaggio; [...]
Il Governo dunque sente di adempiere ad un dovere, e il Senato onorandoli compie un atto di patria.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 24 gennaio 1891.