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LORENZINI Augusto

21 aprile 1826 - 13 agosto 1907 Nominato il 21 novembre 1901 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Lazio

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Tancredi Canonico, Presidente

È legge fatale che ogni ripresa dei nostri lavori incominci con una nota dolente. [...]
Un altro distinto collega, il senatore Augusto Lorenzini, ci ha lasciato il 13 agosto 1907 in Roma, dove era nato il 21 aprile 1826.
Dopo aver combattuto per la Repubblica romana nel 1848-49, fu arrestato nel 1853 come cospiratore contro il restaurato governo pontificio e condannato a venti anni di carcere duro, commutato poi tre anni dopo nell'esilio perpetuo. Combatté e fu ferito gravemente a Mentana nel 1867. L'esilio suo finì con la sua rientrata in Roma per la breccia di Porta Pia: ed egli fu tosto chiamato a far parte dell'amministrazione comunale qual consigliere ed assessore, e dell'amministrazione della provincia qual consigliere e deputato provinciale.
Il 4° collegio di Roma lo mandò alla Camera al principio della IV legislatura. Fu quindi, per tre altre legislature, deputato del 2° collegio di Perugia, e poi del collegio di Spoleto.
Il 21 novembre 1901 entrò in Senato, dove, malgrado l'età non più giovane, veniva assiduo con volto sempre fresco e sereno.
La sua vita operosa e l'affabilità della sua parola gli attiravano le simpatie dei colleghi.
È un altro fra i patrioti veterani che scomparve dalle loro file sempre più diradantesi. A lui il nostro affettuoso saluto e la memore nostra gratitudine. (Benissimo). [...]
PRESIDENTE. Ha facoltà. Di parlare l'onorevole Massarucci.
MASSARUCCI. Dopo le parole commemorative dell'egregio Presidente sul nostro collega Lorenzini, io non avrei molto da aggiungere; solo voglio rammentare come egli prima che Roma cadesse, e quando nelle nostre provincie si cospirava, egli era sempre in mezzo a noi e dirò, anzi di più, che serviva quasi di anello di congiunzione tra le aspirazioni di Roma e quelle che partivano da Torino allora capitale. Io mi rammento quando egli faceva, dirò così, quasi il commesso viaggiatore, poiché era chiamato a Torino continuamente per informare del modo come procedevano le cose qui a Roma, dove esistevano due comitati, uno chiamato il Comitato di azione e l'altro il Comitato nazionale. Il Lorenzini che aveva la fiducia di entrambi, godeva anche la fiducia del grande uomo di Stato che era Camillo Cavour, il quale più volte ebbe a chiamarlo presso di se per confidargli il modo come doveva condursi con i due comitati suddetti. Egli nel 1867 prese le armi per venire a liberare Roma e vi rimase anche ferito.
Dopo aver atteso altri tre anni nell'esilio entrò a Roma con le truppe italiane, e subito fu dalla città sua chiamato per due legislature a rappresentarla nel Parlamento. In seguito per altre quattro legislature fu chiamato collo scrutinio di lista a rappresentare il 2° collegio della Provincia di Perugia e Spoleto.
Egli si mantenne sempre uguale nei suoi principii, non solo, ma si mantenne sempre amico dei vecchi amici. Ed io che mi onorava altissimamente della sua amicizia, ho sentito il dovere, ed il Senato me lo perdonerà, di volerlo anche, con la mia disadorna parola, commemorare.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 5 dicembre 1907.