GUGLIELMI Giacinto
09 marzo 1847 - 04 gennaio 1911 Nominato il 04 dicembre 1890 per la categoria 21 - Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria provenienza LazioCommemorazione
Atti parlamentari - Commemorazioni
Giuseppe Manfredi, Presidente
Onorevoli Colleghi! I giorni, che noi ci augurammo bene festivi, ci sono stati rattristati dai funerali in Roma stessa; essendoci mancato nel 4 di questo gennaio il senatore marchese Giacinto Guglielmi, che i maggiori censiti aveva meritato la regia scelta a sedere fra noi il 4 dicembre 1890. Nobiltà e ricchezza aveva portate da Civitavecchia, ove era nato il 9 marzo 1847. Alla liberalità ed alla splendidezza signorile andò congiunto il sentire civile e patrio e l'amore del pubblico bene in lui, che visse di tanta stima e fiducia de' concittadini, da vedersi perpetuati i suffragi agli uffici comunali e provinciali; ai quali corrispose, imprendendo ogni opera proficua e filantropica, dando ad ogni amministrazione costante fervore ed assidua attività. Fu del Consiglio provinciale dal 1875 al 1898; Sindaco di Civitavecchia cinque anni e poi del Comune di Montalto di Castro, finché visse. Nel cordoglio della grave perdita il Consiglio di questo Comune ascoltò dalla parola dell'assessore anziano nella seduta del 17 l'enumerazione dei meriti dell'amato defunto.
La sua sollecitudine giovò a scuole ed ad insegnanti; sussidiò i fanciulli poveri di refezione scolastica; gli adolescenti di borse di studio: alle classi infime aprì le cucine economiche: crebbe la beneficenza degli spedali con la camera operatoria, l'ambulatorio, il ricovero delle partorienti. All'istituzione dei vigili per gli incendi; all'introduzione della luce elettrica; all'igiene, alla salute pubblica fu provvido e munificente. Lo ricordano ristauratore le finanze comunali di Civitavecchia; benefattore gli asili infantili; fautore lo stabilimento termale e la pubblica assistenza. Fu anima del Comitato forestale provinciale; Presidente della Commissione d'inchiesta sulle Opere Pie del Circondario: si rammenta la sua azione coraggiosa di soccorso nell'incendio del 22 agosto 1886 in Civitavecchia; ond'ebbe encomio ed onoranza dal Governo: e contasi infine, benedicendo il buono e generoso signore, il grande profitto, che i terrazzani ed i coloni dei suoi vasti possessi hanno ricavato dalla grande coltura campestre, dalle rustiche e villereccie costruzioni, e dagli allevamenti di razze, cui versava spesa senza misura.
La riconoscenza di Montalto sarà scolpita nella sala del Consiglio in marmo da scoprirsi nel giorno delle deliberate esequie di trigesima; ed una corona di bronzo si deporrà in quel giorno sulla venerata tomba da una Commissione per il Comune e per il popolo a segno perpetuo di affetto.
Vedemmo dall'immenso ed eletto corteo funebre, quanto fosse in Roma il compianto, quanto l'onore alla memoria dell'illustre estinto: si vide in Civitavecchia l'eguale manifestazione al ricevimento della salma trasportatavi. Il Senato, che la sua parte vi prese, oggi ripete le condoglianze. (Benissimo).
COLONNA FABRIZIO. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
COLONNA FABRIZIO. Propongo al Senato di voler mandare, per mezzo della Presidente, le sue più sentite condoglianze alla famiglia del compianto senatore Guglielmi. (Approvazioni).
LUZZATTI, presidente del Consiglio, ministro dell'interno. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LUZZATTI, presidente del Consiglio, ministro dell'interno. Il Governo si associa alla commemorazione del senatore Guglielmi.
MORRA. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MORRA. Mi unisco di tutto il cuore alle nobilissime parole dette dal nostro illustre Presidente sul compianto nostro collega il senatore Guglielmi. Modesto, quanto generoso, egli fu il vero benefattore ed amico degli umili. Ben lo sa l'Isola Maggiore del lago Trasimeno, dove egli soleva passare alcuni mesi dell'anno, e dove, coadiuvato dalla sua gentile e caritatevolissima famiglia, seppe quelle popolazioni che miseramente vivevano della sola pesca, elevare a lavoro proficuo, procurando a tutti modesti guadagni.
Siano benedetti sempre quelli che, come il senatore Guglielmi, sanno fare delle loro ricchezze una così buona ed utile applicazione. (Approvazioni).
PRESIDENTE. Come il Senato ha udito, l'onor. Senatore Colonna Fabrizio ha proposto che la Presidenza si faccia interprete dei sentimenti di condoglianza del Senato presso la famiglia del compianto senatore Guglielmi.
Parmi che questa proposta non possa non incontrare la piena approvazione del Senato, onde la Presidenza si farà premura di tradurla in atto. (Benissimo).
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 24 gennaio 1911.