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GUARINI Giovanni

06 luglio 1826 - 07 novembre 1889 Nominato il 26 novembre 1884 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Emilia-Romagna

Commemorazione

 

Atti parlamentari - Commemorazione
Domenico Farini, Presidente

Signori senatori! Dovere d'ufficio, animo di collega, pietà, vogliono che io rammenti le numerose e gravi perdite fatte dal Senato, i meriti degli estinti.
[...]
Mancò ai vivi il giorno sette di questo mese in Forlì, luogo di sua nascita, il senatore conte Giovanni Guarini, non ancora varcato il sessantatreesimo anno di età.
Di nobile lignaggio, di famiglia fra le più cospicue della provincia nativa, il senatore Guarini fu uomo ornato di buone lettere, di molta e varia cultura.
Piacevolezza di maniere, cortesia da gentiluomo, bontà d'animo gli accattivarono l'affetto di ognuno, anche da lui dissenziente. Rivestito per lunghi anni di ufficio elettivo e di alto grado nelle amministrazioni del comune e della provincia, a queste intese con solerzia ed amore; non a satisfazione di fatua ambizione, ma ad adempimento di un dovere.
La città di Forlì, deputandolo per tre successive legislature, (11ª, 12ª, 13ª) quasi dieci anni, al Parlamento nazionale, fecelo segno alla molta stima in che era tenuto.
Ed in quest'Assemblea, alla quale apparteneva dal 26 novembre 1884, coi modi schietti, il tratto gentile si era pure messo nell'animo di tutti.
Qui, come già nell'altro ramo del Parlamento, deditissimo ad ogni pubblico interesse, diede opera a tutto che conducesse al decoro, al benessere della patria.
Il perché associandomi all'acerbo dolore del parentado, al compianto dei forlivesi, al lutto degli amici io esprimo la profonda mestizia per la morte del senatore Guarini. (Bene! Benissimo!).
[...]
PRESIDENTE. L'onorevole presidente del Consiglio ha facoltà di parlare.
CRISPI, presidente del Consiglio. Il governo si associa di gran cuore alle parole di cordoglio pronunziate deal nostro illustre Presidente e dall'onorevole Errante.
Fra i nomi che furono ricordati con parole così calde ed affettuose, ne troviamo di quelli i quali sono intimamente legati alla storia delle cospirazioni e delle guerre della nostra indipendenza.
[...]
In ultimo il Guarini, che anch'esso merita l'affetto e la benevolenza del Senato.
Ripeto quindi che mi associo di gran cuore alle parole pronunciate dal Presidente e dall'onorevole Errante, e sono sicuro che il Senato parteciperà ai sentimenti che noi abbiamo qui esposti.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 26 novembre 1889.