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GIUSTI DEL GIARDINO Vettor

29 dicembre 1855 - 12 febbraio 1926 Nominato il 30 dicembre 1914 per la categoria 21 - Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria provenienza Veneto

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Tommaso Tittoni, Presidente

Onorevoli senatori,
colleghi carissimi abbiamo avuto il dolore di perdere durante l'intervallo dei lavori. [...]
Dopo lunga e dolorosa infermità il 12 febbraio moriva in Padova il conte Vettor Giusti del Giardino che era nato a Venezia il 29 dicembre 1855 da famiglia illustre nella storia gloriosa della repubblica veneta.
Fu il senatore Giusti del Giardino spirito di larga iniziativa, premuroso del pubblico bene, che dal cospicuo censo di cui era fornito trasse motivo di dedicarsi con grande amore allo studio dei problemi ed alla difesa degli interessi della sua regione, della città come dei campi. Della vita pubblica locale fu gran parte: consigliere comunale di Padova dal 1882, assessore dal 1887 e per lungo tempo sindaco: consigliere nel 1905 e poi deputato provinciale, presidente inoltre della deputazione provinciale si addimostrò amministratore intelligente e sagace ed ispirò la sua opera sempre ad un sano patriottismo, circondato dalla viva simpatia e dalla più grande stima anche degli avversari politici che in lui ritrovavano salda garanzia di integrità e di competenza.
Il conte Giusti del Giardino fu nominato senatore il 30 dicembre 1912 ed ai nostri lavori prese parte assiduamente, con quella scrupolosa diligenza che pose ognora nella sua vita.
Gentiluomo di vecchio stampo, di animo nobilissimo, egli fu largamente generoso in opere di beneficenza e di pietà e in donazioni verso importanti istituzioni locali.
La sua scomparsa ci reca vivissimo dolore e noi volgiamo reverenti il nostro pensiero alla memoria del caro collega, inviando alla famiglia l'espressione del nostro cordoglio. (Bene).
FEDELE, ministro della pubblica istruzione. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FEDELE, ministro della pubblica istruzione. Alle parole di rimpianto che l'illustre Presidente di questa Assemblea ha pronunziato per la morte dei senatori Giusti Del Giardino, [...], il Governo si associa. Essi nei vari campo ove si svolse la loro opera, hanno bene meritato della patria che innanzi alle oro tombe s'inchina memore e grata.

Senato del Regno, Atti Parlamentari. Discussioni, 9 marzo 1926.