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GIUDICE Antonio

11 luglio 1819 - 02 maggio 1898 Nominato il 04 dicembre 1890 per la categoria 10 - L'avvocato generale presso il Magistrato di cassazione e il procuratore generale dopo cinque anni di funzioni provenienza Campania

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Tancredi Canonico, Vicepresidente

Signori senatori! Pur troppo il Senato non può quasi mai sospendere i suoi lavori, anche per poche settimane, senza che al riprenderli non debba rimpiangere la perdita di qualcuno de' suoi membri. E questa volta pure, la morte non fu parca nella triste sua messe fra noi.
Il 2 maggio testé decorso moriva in Eboli, dove era nato nel 1819, il senatore Antonio Giudice.
Compiuti gli studi giuridici in Napoli, esercitò l'avvocatura a Salerno, dove aprì scuola di diritto e filosofia: scuola che divenne centro di aspirazioni liberali e palestra di giovani distinti, parecchi dei quali si elevarono ai più alti gradi nel foro, nella magistratura, nel pubblico insegnamento, nella vita politica. Entrato poi nella carriera giudiziaria, salì gradatamente fino al seggio di consigliere nella Corte di cassazione di Roma, che non lasciò se non per la legge inesorabile dell'età.
Deputato al collegio di Montecorvino nella XIII e XIV legislatura fu nominato senatore il 4 dicembre 1890.
Di carattere mite, di modi amabili e cortesi, la schietta sua modestia non lasciava indovinare, a chi solo superficialmente lo conoscesse, la profondità del suo ingegno e la sua svariata coltura. Io, che l 'ebbi più anni collega - oltreché al Senato, alla Corte suprema - imparai a stimarlo altamente e mi sentii attratto verso di lui da sincera amicizia.
La modesta ed operosa sua vita, irradiante l'affetto, trascorse come un quieto ruscello, che feconda di fresca verzura le umili rive e ricrea l'animo di chi vi passeggia vicino.
Accogli, o Antonio Giudice, l'estremo nostro saluto! (Bene). [...]
BONVICINI. [...]
Credo infine di essere interprete dei vostri sentimenti col proporre al Senato che la Presidenza mandi alle famiglie degli estinti oggi commemorati una lettera di compianto. (Benissimo).
PRESIDENTE. Come il Senato ha udito, il senatore Bonvicini propone di mandare una lettera di condoglianza alle famiglie dei defunti oggi commemorati.
Chi approva questa proposto è pregato di alzarsi.
(Approvato).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 16 giugno 1898.