GIOVANOLA Antonio
02 febbraio 1814 - 22 dicembre 1882 Nominato il 01 aprile 1861 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza PiemonteCommemorazione
Atti Parlamentari - Commemorazione
Sebastiano Tecchio, Presidente
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Signori. Sono appena undici giorni ch'io vi notificava la morte del senatore Vigo-Fuccio; e adesso debbo recarvi un altro lagrimevole annuncio.
Stamattina, poco prima delle ore sette, mancò di vita nella città di Milano, in seguito a dolorosa operazione chirurgica, il nostro collega avvocato Antonio Giovanola, caro a noi tutti e a me specialmente prezioso.
Era nato a Canobbio, sulla sponda del lago Maggiore il 2 febbraio del 1814.
I suoi studi e le sue virtù di cittadino e di padre di famiglia, gli cattivarono l'affetto e la stima de' conterranei e dei convicini.
Per la III legislatura il collegio di Novara, per la V, la VI e la VII, il collegio di Romagnano, e per la VIII il collegio di Biandrate, lo inviarono al Parlamento subalpino, l'auspice gloriosissimo del Parlamento italiano.
Nel 1859, essendo presidente del Consiglio dei ministri Alfonso Lamarmora, il nostro Giovanola tenne il posto di segretario generale dei Lavori pubblici; e quello di segretario generale del Ministero delle finanze nel 1860, essendo primo ministro il conte di Cavour.
Nell'aprile del 1861 fu innalzato alla dignità di senatore del Regno.
Agli uffici testé discorsi, e agli altri parecchi che gli furono affidati nell'Amministrazione divisionale e provinciale, dedicò assidue cure assennate, proficue.
Fu insignito di vari ordini cavallereschi. Da ultimo raggiunse il gran cordone dell'Ordine mauriziano.
Il Senato fino dal 1874 lo elesse a membro della Commissione permanente di finanza: e codesta elezione, che eragli stata rinnovata di anno in anno, lo fu altresì nella presente sessione, addì 29 novembre, malgrado che io avessi avvertiti i signori senatori, com'egli mentre viaggiava alla volta di Roma, fosse stato sovrappeso da grave infermità, che doveva impedirgli per qualche tratto la venuta tra noi.
Era uomo di spiriti liberali, di fermo carattere, di mite temperamento, di modi cortesi: alto della persona, e robusto. Nessuno avrebbe sospettato che il Giovanola, benché quasi settantenne, non avesse tuttavia da poter continuare alcun tempo a giovare de' propri lumi e della propria esperienza parlamentare la nostra Assemblea.
La memoria dell'esimio collega rimarrà venerata e diletta.
MAGLIANI, ministro delle finanze. Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha la parola.
MAGLIANI, ministro delle finanze. Il Governo si associa alle commoventi parole dell'onorevolissimo nostro Presidente, per rimpiangere la morte del senatore Giovanola.
Il Senato ha perduto uno dei suoi autorevoli membri, ed il paese un cittadino benemerito ed operoso.
Molto più devo rimpiangere io stesso questa dolorosa perdita, legato come ero con l'estinto da antica e sincera amicizia.
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 22 dicembre 1882.