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GIORDANO APOSTOLI Giuseppe

25 gennaio 1838 - 28 settembre 1927 Nominato il 04 aprile 1909 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Sardegna

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Tommaso Tittoni, Presidente

Onorevoli colleghi. Durante le vacanze parlamentari lutti dolorosi ci hanno colpito. Il 28 settembre in Roma spegnevasi in tarda età la veneranda figura dell'avvocato Giuseppe Giordano Apostoli.
Nato in Sassari il 25 gennaio 1838, dal padre Domenico, che fu vanto della magistratura sarda, ereditò forte amore per gli studi di diritto, in cui si laureò a 21 anni, recandosi poi a compiere la pratica professionale nello studio di Pasquale Stanislao Mancini in Torino. Ma la carriera amministrativa di più l'attrasse e poco dopo vi entrava vincendo tra i primi il difficile concorso. Fu consigliere di prefettura a Bologna e, presto affermatosi per la sua soda cultura giuridica, fu chiamato al Ministero dell'interno ove si fece assai apprezzare nei numerosi incarichi di particolare fiducia che gli furono affidati. Fra l'altro, nel 1867, fu nella Commissione istituita per uno studio di riforme della legge comunale e provinciale e, acquistatasi coi suoi non comuni meriti la benevolenza di illustri uomini di Stato, fu spesso al loro fianco quando essi furono chiamati a reggere le sorti del paese: fu così con plauso segretario particolare del ministro Cadorna e poi nel Gabinetto dei ministri Cantelli, Ferraris, Di Rudinì e Lanza.
I cittadini di Alghero, e poi di Sassari, con largo suffragio lo vollero loro rappresentante alla Camera dei deputati, dove per nove legislature, dalla XIV alla XXII, egli sedette militando nel partito moderato. Fu parlamentare assiduo ed attivo, membro e presidente di importanti commissioni, spesso relatore di bilanci e di altri notevoli disegni di legge, oratore elegante, fece sentire la sua efficace parola in importanti discussioni, difensore sempre appassionato e vigoroso degli interessi generali del paese e della sua isola prediletta; onde si conquistò una autorevole posizione che per quattro volte gli meritò la delicata carica di questore.
Dal 1884 fu per lungo tempo gran parte della vita cittadina di Roma, la cui grandezza ebbe sempre in cima ai suoi pensieri. Chiamato a far parte del Consiglio comunale, nel 1887 fu nominato assessore e in tale ufficio, come in numerose altre cariche che gli furono affidate, recò valido contributo alla soluzione di importanti problemi.
Le sue larghe benemerenze gli valsero il 4 aprile 1909 la nomina a senatore e anche qui, con rara assiduità e notevole attività, dette prova del suo attaccamento al bene pubblico.
Salutiamo reverenti l'amato collega scomparso che fu anche nobile esempio di modestia e di rettitudine, e porgiamo alla famiglia l'espressione del nostro vivo cordoglio. (Benissimo).
FEDELE, ministro della pubblica istruzione. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FEDELE, ministro della pubblica istruzione. In nome del Governo dichiaro di associarmi alle nobili parole di compianto pronunciate dal Presidente per la scomparsa degli illustri membri di questa sede.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 6 dicembre 1927.