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GESSI Tommaso

23 settembre 1844 - 21 maggio 1913 Nominato il 03 giugno 1908 per la categoria 21 - Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria provenienza Emilia-Romagna

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Giuseppe Manfredi, Presidente

Onorevoli colleghi! Nuovo lutto ci affligge. Poche ore fa mi è giunta la notizia della morte del conte Tommaso Gessi, avvenuta oggi stesso in Faenza.
Era nato in quella città il 23 settembre 1844. Fu nominato senatore il 3 giugno 1898; scelto dai censiti, ma segnalato dalle egregie doti dell'animo, dal bene operato, dalla devozione alle nazionali istituzioni. Era stato anche l'eletto di Faenza alla Camera dei deputati in due legislature la XIII e la XIV ed apprezzato. Cariche amministrative aveva tenuto con lode in provincia. Di sua ricchezza fece uso molto benefico; l'antica nobiltà del casato ornava di affabilità e cortesia. Come amò le glorie patrie nelle lettere e nelle scienze, dimostrò nel centenario di Evangelista Torricelli.
In Senato era assiduo; e ne piangiamo la scomparsa amaramente, mandando al trapassato spirito il nostro ultimo addio. (Bene).
CALDESI. Domando la parola.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CALDESI. Concittadino e amico fino dai più giovani anni del nostro compianto collega Tommaso Gessi, compio un ben doloroso dovere associandomi, come faccio, di tutto cuore alla commemorazione che di lui ha fatto il nostro illustre Presidente.
Tommaso Gessi che, come già ci ha accennato l'onorevolissimo Presidente, apparteneva ad una delle più antiche e benemerite famiglie di Faenza, se non fu un grande della politica, della scienza o dell'arte, fu certamente, ciò che più conta, un grande del cuore, perché egli non sentì mai invidia, odio, astiosità, nessun basso sentimento, ma tutti soccorse liberalmente quanti a lui si rivolsero. Onde io sono certo di rendermi interprete del sentimento comune ai miei colleghi, mandando un affettuoso, reverente saluto alla sua memoria, e pregando il nostro Presidente di voler far pervenire le condoglianze del Senato, tanto alla sua desolata famiglia, quanto alla città di Faenza, che considerava il Gessi fra i suoi migliori e più benemeriti cittadini. (Approvazioni).
FINOCCHIARO-APRILE, ministro di grazia, giustizia e dei culti. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FINOCCHIARO-APRILE, ministro di grazia, giustizia e dei culti. Io mi associo, in nome del Governo, alle parole, con le quali l'illustre Presidente di questa Assemblea e l'onorevole senatore Caldesi hanno ricordato Tommaso Gessi, deputato, senatore e cittadino. Il rimpianto di questo alto consesso è espressione del sentimento dei suoi concittadini, e di quanti lo conobbero e gli furono colleghi nella rappresentanza nazionale. Vada alla sua memoria un reverente saluto. (Approvazioni).
PRESIDENTE. Il Senato ha udito la proposta del senatore Caldesi non facendosi osservazioni, vi darò esecuzione.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 21 maggio 1913.