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GATTI CASAZZA Stefano

24 settembre 1840 - 29 aprile 1918 Nominato il 17 marzo 1912 per la categoria 16 - I membri dei Consigli di divisione dopo tre elezioni alla loro presidenza provenienza Lombardia

Commemorazione

 

Atti parlamentari- Commemorazione
Emanuele Paternò, Vicepresidente

GIOPPI. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIOPPI. Ho chiesto di parlare per fare al Senato una dolorosa comunicazione. Un telegramma giunto or ora mi comunica che è morto questa mattina il senatore Gatti Casazza. (Impressione).
Riservandomi di fare di lui, insieme ad altri, una degna commemorazione, credo d'interpretare il voto del Senato nell'inviare alla memoria dell'estinto un affettuoso saluto, e nel pregare il Presidente di inviare le condoglianze del Senato alla famiglia ed alla città di Mantova che è orgogliosa di aver dato i natali al defunto, eroico nostro collega! (Approvazioni).
PRESIDENTE. Il Senato apprende con vivo dolore la notizia che il senatore Gioppi ci comunica.
Ancora un altro di quella legione, che con una leggendaria spedizione diede alla Sicilia la libertà e all'Italia l'unità, è sparito.
Sia gloria a lui.
II Senato manderà le condoglianze alla famiglia e alla città di Mantova, salvo a commemorarlo degnamente in un'altra-seduta. (Vive approvazioni).
SACCHI, ministro di grazia e giustizia e dei culti.Domando dì parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SACCHI, ministro di grazia, e giustizia, e dei culti. Il Governo, si associa alle nobili parole pronunziate dall'onor. senatore Gioppi e dall'onorevole Presidente in memoria del valoroso che è mancato ora alla vita. Egli appartenne alla nobile schiera di coloro che, giovinetti, offrirono la loro vita per l'indipendenza della patria. In questi giorni in cui tanti figli d'Italia offrono la vita per l'indipendenza e per la salvezza del paese, non può non essere altamente onorata la memoria del senatore Gatti-Casazza. (Vivissime approvazioni).

Senato del Regno. Atti parlamentari. Discussioni, 29 aprile 1918.




Atti parlamentari- Commemorazione
Emanuele Paternò, Vicepresidente

Ieri il Senato ha appreso con vivo dolore della morte del senatore Stefano Gatti-Casazza, ed ha già deliberato d'inviare le condoglianze alla famiglia.
Era nato il Gatti-Casazza a Mantova il 24 settembre 1840; giovinetto, nel 1859, impugnò le armi contro l'odiato straniero; l'anno dopo fece parte della gloriosa spedizione che, comandata da Garibaldi, abbatteva in pochi mesi per virtù di popolo in Sicilia e nel napoletano l'abborrita tirannia dei Borboni.
Passato nell'esercito regolare, vi raggiunse il grado di tenente colonnello di cavalleria, e ritiratosi poscia dall'esercito ebbe cospicua parte nella vita pubblica. Fu deputato nella XVI e nella XVIII legislatura; tenne in Ferrara per 40 anni la presidenza della Deputazione e quella del Consiglio provinciale; fu a capo della Banca mutua popolare. Ovunque si mostrò altamente degno della fiducia in lui riposta. Oltre alla medaglia dei Mille, era fregiato di quelle al valor militare e dei benemeriti della salute pubblica.
Nominato senatore il 17 marzo 1912, fu circondato in quest'Assemblea dalla stima e dall'affetto dei colleghi. La sua memoria resterà esempio luminoso di patriottismo e di preclare virtù cittadine. (Approvazioni).
MALVEZZI. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MALVEZZI. Onorevoli colleghi, dirò poche parole. Ieri con grande commozione ho udita la notizia ferale della morte del nostro collega Gatti-Casazza, il quale per il suo patriottismo onorava veramente questa Assemblea. Egli, autentico soldato dei Mille, si era reso accetto e grato a tutti per quella modestia, per quella gentilezza di tratto onde era qui collega amato e riverito.
L'onorevole nostro Presidente ha con brevi, ma scultorie parole tratteggiato la vita del Gatti-Casazza, tutta data al pubblico bene. Io che gli fui conterraneo, poiché non veggo qui alcun ferrarese che possa parlare per lui, non ho potuto a meno di esprimere il vivo cordoglio che provo, tanto più che nella mia vita politica assecondai il Gatti-Casazza in opere che sono tornate a beneficio della provincia di Ferrara.
Ieri fu proposto che alla famiglia fossero inviate le condoglianze del Senato; io aggiungo oggi la proposta che anche alla città di Ferrara si mandino condoglianze per la perdita di un suo cittadino veramente insigne e benemerito. (Approvazioni).
SACCHI, ministro di grazia e giustizia e dei culti. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SACCHI, ministro di grazia e giustizia e dei culti. Il Governo si associa alla commemorazione testé fatta dell'on. senatore Gatti-Casazza: la sua perdita sarà veramente seguita da largo rimpianto. Il senatore Malvezzi lo ha benissimo dipinto moralmente: egli aveva tanta bontà, tanta cortesia, spirava dai suoi modi e dalle sue parole tanta gentilezza e così vivo desiderio di giovare altrui, che era circondato da una grandissima simpatia indipendentemente da quello che egli aveva fatto e dalle benemerenze che egli aveva verso la patria, alla quale aveva dato da giovane il suo sangue, partecipando alla gloriosa spedizione dei Mille. Sempre aveva militato nelle fila domocratiche [sic] per sostenere ogni più ampio progresso, col sentimento però di ordine, di disciplina, che era inseparabile nel suo programma pur democraticamente avanzato. L'on. Gatti-Casazza, insignito di cariche amministrative, venne poi al Parlamento e, sia deputato sia senatore, sempre decorosamente sostenne i diversi uffici, sicché, come già ho detto, lascia largo rimpianto di sé e la sua memoria sarà veramente incancellabile nell'animo di quanti lo conobbero. (Approvazioni).
PRESIDENTE. Secondo la proposta del senatore Malvezzi, non facendosi opposizione, saranno mandate anche alla città di Ferrara le condoglianze del Senato per la perdita del senatore Gatti Casazza. (Approvazioni).

Senato del Regno. Atti parlamentari. Discussioni, 30 aprile 1918.