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GALLINI Carlo

27 aprile 1848 - 13 marzo 1927 Nominato il 03 ottobre 1920 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Emilia-Romagna

Commemorazione

 

Atti parlamentari - Commemorazione
Tommaso Tittoni, Presidente

Onorevoli Colleghi, molti e gravi lutti ci hanno colpito nel lungo intervallo dei nostri lavori. [...]
Il 13 marzo chiudeva gli occhi in Roma uno dei nostri più cari ed assidui colleghi, l'avvocato Carlo Gallini che era nato il 27 aprile 1848 a Finale Emilia.
D'ingegno vivace e dotato di ferrea volontà, attraverso le difficoltà e i sacrifici più notevoli, si laureò in giurisprudenza nell'Ateneo bolognese e con grande passione si dedicò all'esercizio dell'avvocatura dove conseguì brillanti successi anche per la vasta cultura che si era formata nel campo letterario, salendo ad una posizione preminente sì da essere nominato consigliere dell'ordine degli avvocati.
Carlo Gallini fu non solo un valoroso professionista, ma anche un pregevole scrittore nelle discipline giuridiche. Fervido collaboratore del professor Pacifici Mazzoni nella pubblicazione del "Massimario giuridico" e in altre importanti opere, dette alle stampe il commento allo Statuto che per i suoi notevoli pregi fu inserito nella raccolta giuridica del Pacifici stesso; pubblicò il diligentissimo massimario della cassazione romana, un commento alla legge sul notariato e fra gli altri lavori scrisse un acuto studio su "La donna e la legge", nutrito di vasta dottrina giuridica e sociologica, che ebbe per il suo successo due edizioni.
Carlo Gallini ebbe gran parte nella vita pubblica sia locale che nazionale. Fu consigliere comunale di Roma e membro del Consiglio provinciale di Modena nel quale per lungo tempo fu eletto alla presidenza, e alla soluzione di vitali problemi dette sempre larga e sollecita opera. Fu inviato dalla fiducia dei suoi cittadini alla Camera dei deputati fin dalla XVIII Legislatura e vi sedette fino alla XXIV. Fu tra i deputati più attivi, membro di numerose Commissioni, fu autore di apprezzate relazioni e di notevoli proposte di legge e con la più premurosa diligenza partecipò sempre alle discussioni dell'Assemblea, difensore di ogni alto interesse giuridico e sociale, portando ognora il contributo del suo ingegno e della sua esperienza.
Fu dal 1911 al 1914 sottosegretario di Stato per la giustizia e sagacemente collaborò col compianto ministro Finocchiaro Aprile ad importanti provvedimenti.
La sua notevole e fervida attività politica gli meritò la nomina a senatore il 3 ottobre 1920 ed anche in Senato prese viva parte ai lavori sia delle Commissioni che dell'Assemblea, procurandosi la stima e la simpatia dei colleghi.
Con vivo dolore vediamo scomparire questa operosa esistenza e alla sua memoria mandiamo un reverente saluto esprimendo alla famiglia le nostre accorate condoglianze. (Bene)
FEDERZONI, ministro delle colonie. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FEDERZONI, ministro delle colonie. Il Governo aggiunge una sua parola di reverente compianto alla celebrazione dei senatori defunti, nobilmente fatta dall'illustre Presidente di questa Assemblea. [...] Tutti questi uomini insigni lasciano un ricco retaggio di affetti e di esempi. La Nazione lo raccoglie e lo saprà degnamente custodire". (Vive approvazioni - Applausi).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 28 marzo 1927.