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GABALEONE DI SALMOUR Ruggiero

14 gennaio 1806 - 06 marzo 1878 Nominato il 29 febbraio 1860 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Estero

Commemorazione

 

Sebastiano Tecchio, Presidente
Prego i signori Senatori a ripigliare il loro posto per udire le meste letture delle quali son debitore all'Assemblea.
Signori,
Nell'intervallo di circa un mese, tra la prima e la seconda Sessione della presente Legislatura, scesero nel sepolcro cinque Senatori:[...] il conte Ruggero Gabaleone di Salmour [...].
La vita e i meriti di ciascheduno di codesti nostri Colleghi vengo oggi a commemorarvi per sommi capi, come vuole la consuetudine, come comporta il dolore. [...].
Il conte Ruggero Gabaleone di Salmour, di schiatta piemontese, è nato in Parigi il 14 gennaio 1806. Pare che primo lustro dei Salmour sia stato un cavaliere Gabaleone, Generale delle Postedegli Stati del Duca di Savoia verso la fine del secolo XVI. Due altri cavalieri Gabaleone nel seguente secolo furono uccisi, combattendo a difesa di Vienna: d'onde alla famiglia il privilegio di inquartare nel proprio stemma l'aquila imperiale. Zio del conte Ruggero fu il marchese di Andezeno, Governatore della Savoia, cavaliere del Supremo Ordine dell'Annunziata.
Ruggero, entrato di buon'ora nell'Accademia militare di Torino, fu camerata del conte Camillo di Cavour. Sin d'allora, i due alunni si strinsero nei nodi di quell'amicizia che non è mai scemata per mutar di tempi e di casi. Compiuti che ebbero gli studi delle armi dotte, entrambi diventarono Uffiziali nel Corpo del genio militare. Ruggero vi prese il grado di Capitano; e poi ne uscì, col titolo di Gentiluomo di Cameradel Re.
S'ingegnò di miglioramenti agrari: e volle farne un modello nel suo podere di Villa Cristina presso Torino; ma il tentativo non finì in bene.
Nella prima Legislatura fu Deputato alla Camera subalpina pel Collegio di Caselle; nella quarta pel Collegio di Cuglieri II; nella quinta pel Collegio di Canale. Propugnò davanti la Camera nel ‘48 la diminuzione del prezzo del sale.
Attendeva di proposito alle istituzioni del credito fondiario: sul quale argomento abbiamo di lui tre volumi; l'uno che s'intitola: Notizie sopra le principali Istituzioni di credito agrario; l'altro Del credito fondiario negli Stati Sardi; l'ultimo Del credito fondiario e del credito agricolo in Francia e in Italia; tutti e tre stampati a Torino; il primo nel 1845, per cura dell'Associazione agraria; il secondo nel 1853, per cura del Ministero delle Finanze; l'ultimo nel 1862, per cura del Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio. Quello del 1853 dovea servire alla discussione del progetto di legge del conte di Cavour sopra le Società di credito fondiario. Quello del 1862 risguardava al progetto di legge dei Ministri Pepoli, Conforti e Sella, circa la Convenzione stipulata tra il Regio Governo e una grande Società che appellavasi Fondatrice del Credito fondiario e agricolo d'Italia.
Ebbe l'ufficio di Segretario generale, dapprima nel Ministero delle Finanze, e poi nel Ministero degli Affari Esteri, quando quei portafogli stavano in mano al conte di Cavour. Corse voce che nella state del 1858 il conte Ruggero si imbattesse nell'Imperatore Napoleone a Biarritz; e colà siansi prese le mosse alle trattative dell'alleanza franco-sarda che poco appresso furono dal conte di Cavour suggellate a Plombières.
Prima che scoppiasse la guerra del 1859, andò quale inviato straordinario alla Corte di Napoli, colla istruzione di guadagnare quel Re alla causa italiana. Fu opera inutile. Ond'egli, appena rotte le ostilità tra Piemonte ed Austria, se ne partì, non senza allegrarsi della fallita missione.
Fu creato senatore il 29 febbraio 1860.
Il barone Ricasoli, Presidente del Consiglio de'Ministri, costituendo nel febbraio 1862 una Commissione per l'esame di vari quesiti relativi alle materie penitenziarie, scrisse tra i membri di quella il conte di Salmour, del quale erano noti i pazienti studi e le visite fatte alle case penali nel Belgio e altrove.
Alla Commissione, ch'era presieduta dal conte Des Ambrois, gli avvedimenti del conte di Salmour furono assai profittevoli. La Relazione, onde l'eletto ingegno di Amedeo Lavini pose termine ai lavori della Commissione, fu pubblicata nel 1862 (1): né sarà tempo perduto se a quella gli uomini di Governo facciano ricorso per averne norme e consigli nelle indispensabili riformagioni del nostro sistema penale.
In quel torno di tempo il conte di Salmour parlava all'Assemblea senatoria sul progetto di legge per la costruzione di un carcere cellulare giudiziario nella città di Sassari; ed era Relatore dell'altro progetto di legge per la costruzione di un carcere cellulare penitenziario presso la città di Cagliari.
Tenne inoltre discorso nel 1861, sul disegno di legge per la istituzione di una Cassa invalidi della marina mercantile; e sull'altro, per le Camere di Commercio: nel 1862, sul disegno di legge per l'esercizio della mediazione; e sull'altro per la costruzione del canale Cavour: nel 1864, sul trasferimento della capitale da Torino a Firenze. Nel 1866 fu Relatore del progetto di legge per la istituzione del credito fondiario nelle provincie continentali del regno. Poco poi, una crudele malattia lo fece pressoché estraneo agli affari; e tuttavia l'animo suo teneva dietro ai prodigiosi eventi del patrio rinascimento.
La vita da due anni gli si andava mano mano estinguendo. L'ingegno sempre sveglio, salvo nell'ultimo mese, che era di moribondo.
Il 5 marzo è stato l'ultimo dei suoi giorni.

(1) Relazione al Ministero dell'Interno della Commissione instituita con Reale Decreto 16 febbraio 1862 e Disegno di legge preparato dalla medesima. Torino, 1863, per gli eredi Botta.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 15 maggio 1878.