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FROLA Secondo

27 novembre 1850 - 04 marzo 1929 Nominato il 14 giugno 1900 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Piemonte

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Niccolò Melodia, Vicepresidente

Onorevoli colleghi, dopo l'ultima seduta della passata legislatura parecchi nostri autorevoli ed amati colleghi sono stati colpiti dalla falce della morte.
Io credo che tutti siano del mio parere, di rivolgere, prima di incominciare i nostri lavori, alla loro memoria l'espressione del nostro mesto rimpianto. (Approvazioni).
[.].
Il 4 marzo la morte ci rapiva in Torino un altro dei nostri colleghi più cari, il conte Secondo Frola, che era nato in quella città il 27 novembre 1850.
Uomo di forte ingegno e di infaticabile attività, egli svolse opera fattiva e sagace in numerose cariche pubbliche.
Nel 1882 entrò alla Camera dei deputati fra i rappresentanti del 2° collegio di Torino, rimanendovi fino al 1900 per ben sette legislature, e fin dall'inizio seppe procacciarsi la stima e la simpatia dei colleghi, nonché grande autorità per la sua speciale competenza nei problemi finanziari, economici ed amministrativi.
Nel gabinetto Di Rudinì fu sottosegretario di Stato al tesoro dal 1891 al 1892 e poi nel 1898 e, sul finire dello stesso anno, ministro delle poste e telegrafi, portando in queste alte cariche grande contributo di attività, zelo e scrupolosità.
Valente ed appassionato studioso delle questioni interessanti l'amministrazione e lo sviluppo della sua città natale, ad esse dedicò sempre ogni migliore energia. Eletto consigliere comunale di Torino, nel 1902, la fiducia, la stima e l'affetto dei suoi concittadini lo vollero sindaco amatissimo e benemerito dal 1903 al 1909, e poi dal 1917 al 1919.
Egli era nostro collega dal 14 giugno 1900 ed anche fra noi si guadagnò meritatamente fama di colto e attivo parlamentare, partecipando ai lavori di numerose commissioni ed alla discussione di importanti disegni di legge.
Secondo Frola fu cittadino di eletto e nobile sentire, uomo di grande bontà ed integrità, alieno da vana popolarità.
Vada alla sua memoria il nostro commosso saluto. (Bene). [...]
MOSCONI, ministro delle finanze. Il Governo, con sensi di profondo cordoglio, si associa alle nobili parole pronunziate dall'onorevole Presidente in memoria dei senatori scomparsi.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 29 aprile 1929.