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FIOCCA Antonino

22 novembre 1835 - 10 gennaio 1914 Nominato il 21 gennaio 1906 per la categoria 08 - I primi presidenti e presidenti del Magistrato di cassazione e della Camera dei conti provenienza Molise

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Giuseppe Manfredi, Presidente

Onorevoli colleghi! [...]
Antonio Fiocca, morto in Roma il 10 gennaio, fu un saggio ed integro magistrato, cui Carovilli nel Molise diede i natali nel 22 novembre 1835, e l'Università di Napoli la laurea nel 3 settembre 1857. Entrato in magistratura nel 1862, giudice mandamentale, passò al pubblico ministero, sostituto del procuratore del Re in Taranto, in Lanciano, in Avezzano, procuratore del Re in Chieti nel dicembre 1872; alla Procura generale in Messina nell'agosto 1876, e sostituto del procuratore generale in Ancona ed in Napoli; da Napoli in Roma nel novembre 1889 sostituto al procuratore generale della Cassazione. Nel 1894 cambiò la carica in quella di consigliere della Corte suprema; nella quale salì presidente di sezione nel febbraio 1895 e durò sino all'età del riposo, che compì nel 1910.
In ogni sede fu circondato dalla pubblica stima ed osservanza; e di lui è rimasto nome purissimo. Visse raccolto nell'acquisto del sapere, nell'adempimento del dovere, con prudenza, semplicità e modestia. Specchiato nella vita privata, pio e religioso, rese giustizia per coscienza. La sua valentia resse con onore ogni ufficio e con onore adempì pur quello d'oratore della legge alla Corte d'assise; la sua dottrina diede pregio ai suoi atti di magistrato ed a monografie accolte nelle riviste giuridiche. Quel decoro dell'ordine giudiziario fu bene accolto in Senato; ove, nominato il 21 gennaio 1906, portò la sua dignità e fu con le stesse virtù del magistrato, finché non gli mancò la salute. Lo rivedemmo, dopo che dal ferro chirurgico parve risanato; ma, riprodottosi il male, fu irrimediabile. Lo abbiamo perduto; sia pace alla buon'anima. (Bene). [...]
FALCONI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FALCONI. Consentite, onorevoli colleghi, a me conterraneo, e coetaneo del senatore Antonio Fiocca, suo amico d'infanzia e suo collega per lunghissimi anni nella magistratura, di associarmi di tutto cuore, anche a nome della regione abruzzese-molisana, che gli dette i natali, e del senatore De Amicis, dolente di non essersi potuto trovare oggi fra noi, alle vive ed affettuose parole di rimpianto pronunziate in memoria del Fiocca dal nostro illustre Presidente.
Antonio Fiocca, o signori, aveva tutte le doti del perfetto magistrato, carattere integro, mente lucida e diritta, grande equilibrio mentale equanimità e scrupolosità insuperabile.
In cinquanta anni di carriera egli percorse tutti i gradi della magistratura fino a quello di presidente della Cassazione di Roma, lasciando dovunque traccia del suo passaggio; e vivo desiderio di sé fra i colleghi e nel foro.
Antonio Fiocca fu scrittore forbito ed elegante. Pubblicò pregevoli monografie giuridiche o filosofiche, che rivelano la varietà, e la profondità della sua cultura.
Ma quello, che lo rendeva a tutti caro, era la bontà dell'animo suo, la innata sua modestia, e semplicità, il sentimento religioso del proprio dovere, la fedeltà all'amicizia, la tenerezza, che sentiva pel focolare domestico e per la regione nativa.
Onore alla sua memoria, e pace all'anima sua benedetta!
Propongo che il Presidente a nome del Senato esprima tanto ai suoi figli egregi, quanto ai sindaci di Carovilli, suo paese nativo, e di Casteldisangro, luogo originario della sua famiglia, le proprie condoglianze. (Approvazioni).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 26 febbraio 1914.