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FILÌ ASTOLFONE Ignazio

09 luglio 1836 - 17 marzo 1924 Nominato il 04 aprile 1909 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Sicilia

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Niccolò Melodia, Vicepresidente

Onorevoli senatori,
il lungo periodo di chiusura dei nostri lavori ha visto purtroppo scomparire le nobili figure di non pochi dei nostri amati colleghi che di questa Assemblea erano decoro e vanto. Ad essi rivolgiamo anzitutto il nostro memore ed accorato pensiero. [...]
Il 17 marzo cessava di vivere in Roma il senatore Ignazio Filì Astolfone che era nato a Bompietro il 9 luglio 1836.
Ancora studente nella Facoltà giuridica della Università di Palermo si faceva notare per il suo ardimento nella patriottica "Società dei giovani universitari" intesa a preparare il movimento di insurrezione nelle provincie meridionali, che poi scoppiò nel 1860, tanto che in seguito gli fu conferita la medaglia dei benemeriti dell'unità nazionale. Conseguita nel 1857 la laurea, dopo un breve periodo di felice esercizio dell'avvocatura, si avviava nel 1861 nella carriera giudiziaria, nella quale presto emerse e per l'ingegno vivace e per la vastità di dottrina. E, mentre conseguiva per merito prima la promozione a procuratore del Re nel 1874 e poi a consigliere di cassazione nel 1899, si faceva anche apprezzare quale scrittore di dotte e acute monografie.
La sua regione, che altamente apprezzava le sue doti, lo inviò fin dal 1879 quale suo rappresentante alla Camera dei deputati.
Come illuminata fu la sua opera di magistrato, così fervida fu la sua collaborazione all'attività della nazionale Assemblea. Oratore facile, elegante e vigoroso, trattò altamente le più svariate e importanti questioni di ordine politico e amministrativo, fu per lungo tempo membro di autorevoli commissioni parlamentari, autore di lucide relazioni su complessi disegni di legge come ad esempio quello sull'ordinamento dei giurati.
Alla Camera dei deputati rimase fino alla XXII legislatura: il 4 aprile 1909 veniva nominato senatore ed anche qui partecipò a molte commissioni, e nonostante la tarda età fu sempre assiduo ai nostri lavori con quell'attaccamento cui in tutta la sua vita si era informato nell'adempimento dei suoi doveri.
Anche nella Sicilia, a lui tanto cara, egli rivestì importanti uffici, autorevole membro e di Consigli comunali e di quello provinciale di Girgenti, di cui fu pure vicepresidente.
In lui si riunivano elette doti di mente e di cuore, una grande rettitudine, una modestia senza pari, un cuore generoso che ci rendono oggi amara la sua dipartita. Rivolgiamo un mesto pensiero alla Sua memoria ed esprimiamo alla famiglia le nostre condoglianze. (Bene). [...]
CORBINO, ministro dell'economia nazionale. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CORBINO, ministro dell'economia nazionale.A nome del Governo mi associo alle nobili parole pronunciate dal nostro illustre Presidente per la commemorazione dei colleghi [...], Filì Astolfone.
La semplice enumerazione di questi nomi fa passare davanti ai nostri occhi tutta una nobile successione di attività politiche, amministrative, sociali e scientifiche.
Nell'associarsi al compianto del Senato per la perdita di questi suoi componenti, il Governo si associa anche alla proposta del Presidente perché siano inviate condoglianze alle famiglie degli scomparsi. (Benissimo).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 29 maggio 1924.