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FERRETTI Cristoforo

20 novembre 1784 - 23 luglio 1869 Nominato il 23 marzo 1860 per la categoria 14 - Gli ufficiali generali di terra e di mare. Tuttavia i maggiori generali e i contrammiragli dovranno avere da cinque anni quel grado in attività provenienza Marche

Commemorazione

 

Gabrio Casati, Presidente
Signori Senatori,
Sei Senatori vennero a mancare in questo frattempo di chiusura della sessione parlamentare, sicché ve ne debbo con vero rammarico porgere notizia. Essi sono il generale conte Cristoforo Ferretti […].
Il generale conte Cristoforo Ferretti nacque in Ancona nell'anno 1784 da distinta famiglia di quella illustre città, la quale tiene legame di sangue con quella del regnante Pio IX. Sino dalla più tenera infanzia fu ascritto all'Ordine gerosolimitano: giovinetto prese servizio militare sotto l'Austria e vi durò finché Ancona entrò a far parte del Regno italico nel 1809. Allora seguì le armi nostre, e corse le sorti del grande uomo che tenea la duplice corona di Francia e d'Italia. Fu, fortunatamente per lui, uno dei pochi residui del nostro esercito purtroppo infelice nella campagna di Russia. Sotto il governo Austriaco, essendosi egli stabilito a Milano, fu tra gli ufficiali pensionati. In quell'epoca fu molto adoperato per gli affari dell'ordine cui giovò di molto. Fu inviato a Roma onde comporre il dissidio nato tra la S. Sede e l'Austria per l'occupazione fatta da questa della città di Ferrara. Scoppiata la nostra rivoluzione, prestò l'opera sua e fu messo al comando della Piazza di Milano ed ebbe il grado di colonnello. Fatto generale dal Re Carlo Alberto, ebbe in seguito per qualche tempo il comando di Monaco. Senatore dappoi, per quanto fu in lui si mostrò diligente anche con danno della salute sua. Ma l'età e le malattie lo costrinsero a domiciliarsi sul lago di Como in Tremezzina ove morì il 23 luglio di quest'anno. Fu il Ferretti di carattere vivace, di coraggio veramente militare, di cuore affettuosissimo, sicché rese agli amici servigi importanti ed anche con grave suo rischio. Tutti coloro che lo conobbero rendono testimonianza alla sua lealtà e specchiatezza e manterranno di lui una cara memoria.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni , 19 novembre 1869.