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ESTERLE Carlo

01 novembre 1853 - 07 settembre 1918 Nominato il 16 ottobre 1913 per la categoria 21 - Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria provenienza Trentino-Alto Adige

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Emanuele Paternò di Sessa,Vicepresidente

Signori senatori! [...]
È scomparsa una figura del mondo industriale e commerciale, che in Milano era fra le più eminenti; quella del nostro collega Carlo Esterle, morto in quella città il 7 settembre. Nato era in Trento nel 1° novembre 1853. Fu suo padre quel Dottor Carlo Esterle, professore di Ostetricia, che nel 1848 fu uno degli inviati all'Assemblea Costituente di Francoforte per l'italianità del Trentino ed il suo distacco dal Tirolo e, costretto poi ad emigrare, ospitò in Piemonte, onde fu che il figlio studiò ingegneria nell'Università di Torino, prendendo laurea a 21 anno, e là perfezionandosi. Stabilitosi a Milano, acquistò reputazione nel campo industriale e diede impulso alle imprese elettriche, rendendosi benemerito dei grandi nostri impianti idroelettrici.
Fu elevato al Senato il 16 ottobre 1913.
Vita cotanto attiva e fruttuosa è stata troncata in età ancor valida, e quando il nostro compianto collega anelava all'avvicinarsi, per le nostre vittorie, del giorno del riscatto dell'amata terra nativa e di vedersi aperte le porte di Trento liberata. Il nostro compianto raddoppia a tale avverso destino. (Bene). [...]
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il senatore Mangiagalli.
MANGIAGALLI. Alla commemorazione commossa con cui il nostro Presidente ricordava e metteva in evidenza il grande fervore di iniziativa e le mirabili doti organizzatrici del compianto senatore Carlo Esterle, mi si consenta di aggiungere brevi parole.
La sua famiglia apparteneva a quella nobile terra di Trento dove effigiato in magnifica opera d'arte il nostro grande poeta guarda verso di noi ed attende; e l'attesa non sarà lunga.
Carlo Esterle non dimenticò mai la sua origine, fu sempre prodigo dei più larghi aiuti a tutti i profughi di quella terra che lo salutavano come il grande benefattore, ed egli moriva volgendo il suo ultimo pensiero a quella terra, dolente di non poterla rivedere libera dal gioco straniero. Onore alla sua memoria. (Approvazioni). [...]
CIUFFELLI, ministro dell'industria, commercio e lavoro.Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CIUFFELLI, ministro dell'industria, commercio e lavoro. È doveroso per il Governo, ed in ispecie per il ministro dell'industria, associarsi alle espressioni di rimpianto pronunciate in quest'Aula per la morte del senatore Carlo Esterle.
Egli è scomparso dal mondo ancora giovane, nella sua piena operosità, quando la sua anima anelava un giorno non lontano per salutare redenta la terra itialianissima che lo vide nascere; quando la sua scienza, la sua esperienza, la grande autorità che aveva saputo conquistare nelle sfere industriali e finanziarie potevano tuttavia rendere eminenti servizi al lavoro e alla produzione nazionale.
Carlo Esterle, cittadino egregio, fervente patriota, carattere generoso ed aperto, come tutti ricordiamo, era anche un uomo moderno, uno spirito pratico, democratico, fattivo che riuscì a dare un mirabile contributo di intelligenza, di iniziative e di opere alla nuova Italia. Egli fu uno dei primi più arditi e maggiori creatori dello sviluppo delle forze idroelettriche che hanno recato tanto vantaggio alla nostra espansione industriale e che debbono portare il nostro paese anche più in alto dei campi della produzione del lavoro. Il migliore omaggio che noi possiamo rendere alla memoria di Carlo Esterle è l'augurio che molti italiani gli somiglino nell'intelletto e nell'anima, nella feconda operosità, nella fede che egli ebbe sempre viva nelle forze e nella grandezza della patria. (Approvazioni vivissime).
PRESIDENTE. Mi farò un dovere di dare esecuzione alle varie proposte fatte per l'invio di condoglianze alle famiglie ed alle città natali dei senatori oggi commemorati.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 3 ottobre 1918.