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EMO CAPODILISTA Antonio

30 agosto 1837 - 14 febbraio 1912 Nominato il 25 ottobre 1896 per la categoria 21 - Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria provenienza Veneto

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Giuseppe Manfredi, Presidente

Onorevoli colleghi! Non dimentichiamo quelli de' nostri, che abbiamo perduti durante l'intervallo, in cui siamo stati separati. [...]
La tomba si è aperta di recente ad un altro de' nostri: vi è sceso, dopo lunga malattia, il senatore Emo Capodilista in Padova il 14 del mese corrente. Di Padova il conte Antonio era nato nel 30 agosto 1837; discendente di quella prosapia degli Emo, che conta l'origine antica del secolo X, e l'aggiunta nobiltà dei Capodilista dal XVIII. Ornamenti personali abbellirono la nobiltà gentilizia del compianto collega. Non oziò nella ricchezza, che possedeva. Nel 1859 vestì ad età giovanile la divisa dell'esercito in campo per la patria indipendenza, e la portò nello Stato maggiore di Vittorio Emanuele II. Posate le armi, utilmente operò per il pubblico nelle cose cittadine, ed esercitò la beneficenza. Fu nel Consiglio comunale lungamente, e nel provinciale padovano, del quale tenne pure la presidenza. Per molti anni l'ebbe presidente provvido la cassa di risparmio; appartenne alle amministrazioni de' pii istituti; visse nella stima e nella fiducia universale dei concittadini. Gli elettori del II collegio di Padova lo diedero successore al Breda nella rappresentanza politica sulla fine della XIII legislatura; e sedette alla Camera anche in tutta la XIV a fianco del suo duce ed amico Alberto Cavalletto. Per il censo fu nominato senatore il 15 ottobre 1896: ma poco la salute gli concesse di venire tra noi. Nondimeno d'un collega di tanto nome il Senato onora la memoria. (Bene). [...]
LEVI-CIVITA. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LEVI-CIVITA. Mi consenta il Senato brevi parole onde alla nobile commemorazione, che il preclaro nostro Presidente ha fatta del conte Antonio Emo Capodilista, io aggiunga l'attestazione del dolore sincero e profondo, che la perdita dell'uomo egregio ha destato nella sua città.
Padova ricorda che mentre lo straniero dominio infestava le nostre contrade, il giovane gentiluomo, insofferente delle schiavitù della patria ed anelante alla sua indipendenza, fu cospiratore coi più ardenti patrioti; ed allora era un pericolo l'essere soltanto sospettato di liberalismo, e l'esser convinto di cospirazione significava essere mandato per più anni a languire nelle fortezze di Boemia e di Moravia. (Approvazioni).
Padova ricorda Antonio Emo Capodilista, dopo la liberazione della Venezia, elevato a pubblici uffizi, dedicare ad essi mente e cuore con ogni più elevata finalità, col costante obbiettivo del bene generale.
Padova lo ricorda benemerito presidente della cassa di risparmio, che, sorta da modestissima origine, mercé un limitato fondo di garanzia votato dal comune, raggiunse, già sotto la sua presidenza, singolare floridezza e poté destinare ogni anno una ragguardevole parte dei cospicui profitti per scopi di illuminata beneficenza.
La malattia grave che ha travagliata e corrosa negli ultimi anni la vita di Antonio Emo-Capodilista, gli tolse la vigoria dell'azione; ma l'animo suo rimase fermo e saldo in quell'ideale, che nobilitò la sua giovinezza. Egli ha sempre serbato integro e pure il culto per la prosperità della sua Padova e per la grandezza d'Italia. Sia onore alla memoria di lui. (Approvazioni).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 23 febbraio 1912.