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DOSSENA Giovanni

19 gennaio 1814 - 01 febbraio 1899 Nominato il 12 giugno 1881 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Piemonte

Commemorazione

 

Atti parlamentari - Commemorazione
Stanislao Cannizzaro, Vicepresidente

Signori senatori! Ancora un lutto per il Senato.
Nel giorno 1° del corrente febbraio moriva nella città d'Alessandria, dove era nato il 19 gennaio 1814, l'avvocato Giovanni Dossena, collega nostro fina dal 12 giugno 1881. Però, d'assai tempo prima che venisse assunto agli onori del Senato, ossia nel corso della 7ª legislatura, gli elettori del collegio di Felizzano avevano scelto il Dossena a loro rappresentante nella Camera dei deputati. Poi, quando Urbano Rattazzi fu rapito all'amore d'Italia, i suoi concittadini lo chiamarono al pericoloso onore di succedere nella Camera all'illustre uomo nella qualità di deputato d'Alessandria, eletto e rieletto nella 11ª e nella 12ª legislatura.
Non si può veramente dire del Dossena, che nella vita parlamentare abbia lasciato larghe traccie delle opere sue, poiché la miglior parte del suo tempo soleva occupare nelle cose del Comune di Alessandria, che dopo la patria grande amò e servì in tutta la sua vita con amore sviscerato di figlio rispettoso e devoto. Non vi fu ufficio pubblico che egli non abbia compiuto nel comune e nella provincia, fino a che le forze glielo consentirono, e fu specialmente nell'adempimento dei suoi doveri come primo magistrato di popolo, che ebbe l'opportunità di spiegare un'attività ed uno zelo veramente insuperabile, fino a farne lo studio e lo scopo principale della sua esistenza.
Il Dossena fu sopratutto un valoroso patriota, indipendente per carattere, e di spiriti altamente liberali, fin d'allora che amare e servire l'Italia poteva sembrare delitto.
E ben lo ricorda la nobile città di Casale Monferrato, che lo vide accorrere nel 1849 alla testa di un battaglione di guardia nazionale a difesa delle sue mura, minacciate dagli Austriaci. Certo, ebbe la ventura di nascere e di condurre la vita in un paese dove il culto della libertà è antico e continua ad essere patrimonio di una intera cittadinanza; ma si può ben dire di lui che con la vita intemerata e con l'esercizio costante delle virtù cittadine, insegnò ai suoi compaesani come si ama e si serve la patria, senza domandare a sé stesso, se altri gliene dieno mercede. Sono rari questi uomini, che potendo, come il Dossena, salire facilmente più alto, preferiscono rimanere entro la cerchia delle patrie mura e rivolgere principalmente le forze dell'ingegno a servizio del dolce loco natio. Ma sarebbe certamente ventura per l'Italia, se fossero ben più numerosi che oggi non sono, questi uomini modesti e coscienziosi, liberali per istinto e particolarmente negli atti della vita, che esercitano presso le moltitudini quella salutare influenza, che dovrebbe spettare, ma non è abbastanza esercitata dalle classi che sono chiamate dirigenti, ma spesso non sono.
Perciò di Giovanni Dossena nessuno potrà dire che abbia vissuto indarno, poiché giovò alla patria, che ne ricorda le qualità eminenti di cuore, la indipendenza del carattere e l'integrità di una vita spesa tutta intiera a benefizio di altri, più ancora che di se stesso. La patriottica Alessandria che l'ebbe sempre caro, come uno dei suoi migliori, l'onorò in morte, come a lui si conveniva, ed il nome del Dossena andrà lungamente ricordato con riverente affetto nella memoria di quanti lo conobbero ed in principal modo da suoi conterranei che piangono più amaramente la perdita. (Approvazioni).
VACCHELLI, ministro del tesoro. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
VACCHELLI, ministro del tesoro. A nome del Governo mi associo alle nobili parole, con cui il nostro Presidente ha commemorato il senatore Giovanni Dossena, che fu vero esempio di virtù civili e politiche.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni,9 febbraio 1899.