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DORIA Ambrogio

12 agosto 1826 - 14 giugno 1912 Nominato il 26 gennaio 1889 per la categoria 21 - Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria provenienza Liguria

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Giuseppe Manfredi, Presidente

Il giorno 14 corrente alle ore 16,50, dopo pochi giorni di malattia, è morto il nostro collega senatore marchese Ambrogio Doria.
Ha lasciato scritto nel suo testamento, come la sua famiglia ci ha fatto conoscere a mezzo del prefetto di Genova, di voler la sua tumulazione senza nessuna pompa, di non voler alcun pubblico accompagnamento, quale competerebbe a lui come senatore del Regno, incaricando suo figlio di avvertire il Presidente del Senato della sua assoluta e formale rinuncia a qualunque commemorazione.
Rispettando la volontà del defunto, preghiamo pace alla sua anima, rendiamo onore alla sua memoria. (Approvazioni).
MORRA DI LAVRIANO. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MORRA DI LAVRIANO. Rispetto anch'io il desiderio espresso dal compianto nostro collega, al quale avrei voluto inviare il saluto del fedele amico, amico da più di 64 anni, e del vecchio compagno d'arme. Mi limito a pregare l'illustre nostro Presidente a voler comunicare le condoglianze del Senato alla famiglia e alla città che ebbe l'onore di dargli i natali. (Approvazioni).
CERRUTI. Domando la parola.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CERRUTI. Ho domandato la parola perché avevo intenzione di fare la stessa proposta del senatore Morra di Lariano.
Comprendo la convenienza di aderire alla volontà espressa dal compianto senatore, di non fare di lui commemorazione alcuna, quantunque avrei voluto mettere in rilievo tutti gli eminenti servigi da lui resi alla patria.
Mi pare pur tuttavia opportuno che alla famiglia siano espresse le condoglianze dei colleghi che l'ebbero carissimo. (Approvazioni).
SACCHI, ministro dei lavori pubblici. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SACCHI, ministro dei lavori pubblici. Il Governo si associa alle nobili parole pronunciate dall'illustre Presidente del Senato e dagli onorevoli senatori Morra e Cerreti per l'illustre senatore Doria, erede d'un nome tanto glorioso nella storia del nostro paese. (Bene).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni,17 giugno 1912.