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DI BROGLIO Ernesto

12 aprile 1840 - 22 giugno 1918 Nominato il 03 febbraio 1907 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Veneto

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Emanuele Paternò di Sessa, Vicepresidente

Signori senatori! Nella seduta del 22 giugno il Senato fu addolorato dalla notizia della morte del senatore conte Ernesto Di Broglio. Oggi memoriamo i ricordi insigni della sua vita. Nato in Resana, nella Provincia di Treviso, di nobile famiglia piemontese il 12 aprile 1840, studiò giurisprudenza in Bologna; dalla scuola nel 1859 corse al campo per l'indipendenza; nel 1860 seguì Garibaldi in Sicilia nella seconda spedizione condotta dal generale Medici. Deposte le armi, dopo la marcia vittoriosa, si laureò, e predilesse la scienza amministrativa e delle finanze, l'economia politica.
Il I collegio di Treviso lo volle suo rappresentante al Parlamento nella XVI legislatura; entrò alla Camera nel 1886; e, dopo il I collegio di Treviso, vi rappresentò quello di Collalto, sino alla XXII, con reputazione ed autorità. Di grande utilità fu l'opera sua sapiente nelle commissioni, e ricordansi relazioni sue importanti, fra le quali specialmente quelle per la riforma delle leggi sull'imposta di ricchezza mobile e per il riordinamento della fondiaria.
Esperto agricoltore, fu classificato nel gruppo dei deputati agrari. Ebbe lode il Governo di averne dato l'acquisto al Consiglio di stato nel giugno 1896. Passato alla Corte dei conti, ne fu Presidente, dal febbraio 1907, nove anni.
Ebbe il Di Broglio l'onore di sedere per tre anni, dal 1901 al 1903, nel Consiglio della Corona (Gabinetto Zanardelli), ministro del tesoro; e gli si riconosce il merito di aver iniziata felicemente la conversione della rendita, creando il primo consolidato 3.50 per cento. Portò al Senato il suo valore per nomina del 3 febbraio 1897.
Il luogo nativo e la provincia, anzi, può dirsi la regione veneta, lo ebbe alacre al bene pubblico, e si giovò di sue sollecitudini e del suo senno. Della provincia fu consigliere dal 1867 al 1872, e dal 1875 al 1907; deputato provinciale dal 1869 al 1892; presidente dal 1892 al 1907.
La città di Treviso ed il Comune di Resana hanno rivolto le loro condoglianze al Senato in questo grave lutto. (Benissimo). [...]
MEDA, ministro delle finanze.Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MEDA, ministro delle finanze. Mi associo alla commemorazione dei senatori Di Broglio e Leris, che provenendo l'uno dalla carriera politica, l'altro da quella amministrativa, illustrarono, colla bassa dottrina, colla assiduità nel lavoro, colla integrità della vita, la Corte dei conti, cioè il consesso supremo al quale è assegnato il controllo costituzionale; onde l'appartenervi e il raggiungervi i maggiori gradi non è concesso se non a chi abbia meritato la più alta fiducia ed estimazione nel paese.
Il nome del senatore Di Broglio merita poi che la partecipazione del Governo nell'onorarlo si ispiri anche al ricordo dell'opera da lui spesa in vantaggio dello Stato come ministro del tesoro. (Bene). [...]
PRESIDENTE. Mi farò un dovere di dare esecuzione alle varie proposte fatte per l'invio di condoglianze alle famiglie ed alle città natali dei senatori oggi commemorati.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 3 ottobre 1918.