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DI BAGNO (GUIDI) Galeazzo

10 agosto 1825 - 18 dicembre 1893 Nominato il 15 novembre 1871 per la categoria 21 - Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria provenienza Lombardia

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Domenico Farini, Presidente

Signori senatori! Alle troppe, dolorose perdite dalle quali non fummo in questi ultimi tempi contristati, se ne sono aggiunte testé due. [...]
La prima ora del giorno diciotto di questo mese fu l'ultima della vita del marchese Galeazzo di Bagno.
Discendente di una delle più illustri famiglie italiane per lungo ordine di antenati nelle armi, nella chiesa, negli affari di Stato celebrata, Galeazzo di Bagno seguì la domestica tradizione signorile. Nome, credito, autorità mise in ogni tempo a prò di Mantova, dove era nato e morì in età di sessantotto anni oltrepassati.
Schivo dalla politica e sebbene all'animo suo ripugnasse ogni oppressione, ogni angheria ed alla sua città augurasse uno stato migliore e più franco, cionondimeno si lasciò indurre ad accettare l'ufficio di podestà nella speranza di volgere a tutela dei suoi amministrati, dei carissimi concittadini l'aureola che circondava il suo casato e che, sia alle autorità straniere come ai privati, incuteva deferente rispetto.
E tanto e sì grande seppe conciliarselo e saviamente usarne nel momento della liberazione; e tanto ogni ordine gliene seppe grado che, unita Mantova al Regno, a rimeritarlo dell'opera compiuta, in segno di fiducia per quella che da lui si attendeva nell'avvenire, la cittadinanza lo elesse consigliere comunale.
Della sua antica amministrazione durata molti anni e della parte avuta nei liberi consigli del comune e della provincia, rimane memoria.
Parimente presso di noi rimane memoria delle cognizioni e della pratica amministrativa che mostrò in quest'Assemblea, dacché il Re con decreto del 15 novembre 1871 ve lo annoverò. A ricordo del gentiluomo, che per ventidue anni fu collega nostro, valgano queste parole le quali significano il vivo nostro cordoglio per la sua morte. (Benissimo).
GUERRIERI-GONZAGA. Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
GUERRIERI-GONZAGA. Io non posso che aggiungere una parola a quelle del Presidente per esprimere il cordoglio ed il rammarico di aver perduto col senatore Di Bagno un amico ed un collega il quale in tempi di congiure, di processi e di supplizi, seppe tutelare gl'interessi della città di Mantova, e mostrò sempre in questo consesso il patriottismo che lo animava.
Propongo al Senato che siano espresse condoglianze alle famiglie dei defunti colleghi. [...]
PRESIDENTE. Come il Senato ha udito, il senatore Guerrieri-Gonzaga propone che piaccia al Senato, d'inviare le sue condoglianze alle famiglie dei due senatori dei quali fu testé fatta la necrologia.
Chi approva questa proposta è pregato di alzarsi.
(Approvato).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 20 dicembre 1893.