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DE SIMONE Giuseppe

06 luglio 1843 - 07 gennaio 1902 Nominato il 10 ottobre 1892 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio e per la categoria 16 - I membri dei Consigli di divisione dopo tre elezioni alla loro presidenza provenienza Campania

Commemorazione

 

Atti parlamentari - Commemorazione
Giuseppe Saracco, Presidente

Signori senatori.
Mi è grave dovere, al primo riaprirsi dei nostri lavori, annunziare la perdita di un altro collega. Il senatore Giuseppe De Simone morì nel giorno sette del corrente mese in Tora, presso Gaeta, dov'era nato, nell'età di soli cinquant'otto anni.
Deputato al parlamento per Caserta fra il 1886 ed il 1892, egli era entrato a far parte di questo Senato nel novembre 1892; ma tranne poche parole da esso pronunciate in pubblica adunanza nella Camera dei deputati, non appare che in altra maniera abbia partecipato attivamente ai lavori dell'uno o dell'altro ramo del Parlamento: però il De Simone godeva fama d'uomo colto e per una lunga serie d'anni mostrò di voler partecipare largamente alle lotte di carattere politico. Ma preferì invece rimanere nell'ambito della vita pubblica, comunale e provinciale, dove spiegò una rara attività per la difesa degli interessi d'indole strettamente locale. Coprì pertanto e tenne con onore la carica di sindaco e di membro, poi di presidente, del Consiglio provinciale di Terra di Lavoro; ché anzi esercitò per assai tempo, in mezzo a lotte ardenti di partito, un vero predominio sulla vita pubblica di quella provincia. Ma da parecchio tempo in qua egli si era pressoché ritirato dagli affari e si occupava esclusivamente del miglioramento delle suo terre, le quali, mercé l'opera del Desimone, avevano preso l'aspetto di poderi modello. Con ciò egli si era reso particolarmente benemerito presso le classi rurali, le quali dall'atteggiamento dei proprietari traggono lo stimolo e l'esempio più efficace d'ogni altro, a seguire nella coltivazione delle terre i metodi, che alla prova si mostrano più convincenti.
Amici ed avversari non posero mai in dubbio la lealtà del carattere congiunta all'energia ed alla fermezza dell'uomo, e vivendo in mezzo alle sue terre il nostro De Simone veniva giustamente considerato come il tipo del gentiluomo di campagna. Perciò la morte di lui destò largo cordoglio in quelle popolazioni, che lo apprezzarono in vita per le sue qualità di mente e di cuore.
Che Dio conceda pace all'anima sua! (Benissimo).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 14 gennaio 1902.