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DE RISEIS Giuseppe

17 dicembre 1833 - 18 gennaio 1924 Nominato il 26 gennaio 1910 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Abruzzo

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Niccolò Melodia, Vicepresidente

Onorevoli senatori,
Il lungo periodo di chiusura dei nostri lavori ha visto purtroppo scomparire le nobili figure di non pochi dei nostri amati colleghi che di questa Assemblea erano decoro e vanto. Ad essi rivolgiamo anzitutto il nostro memore ed accorato pensiero. [...]
Il 18 gennaio morì in Roma il senatore Giuseppe De Riseis.
Nato in Scerni il 17 dicembre 1833, dopo essersi formata una solida preparazione nelle discipline amministrative, egli svolse sagace opera in numerose cariche pubbliche che gli furono affidate e a Napoli e nella sua regione nativa.
Sindaco di Chieti, consigliere provinciale di Penne, fu poi per circa un ventennio presidente del Consiglio provinciale di Teramo e intanto fin dal 1874 entrava nella Camera elettiva quale rappresentante del collegio di Città S. Angelo. Fu tra i deputati più attivi e solerti per undici legislature fino alla 22ª: partecipe di importanti commissioni e relatore di numerosi progetti di legge, spesso intervenne con la sua alta e serena parola nelle discussioni dell'Assemblea sopratutto in materia di lavori pubblici, di agricoltura, di bilanci. E alla Camera dei deputati non tardò ad acquistare sì grande autorità, che fin dal 1876 veniva eletto questore e confermato poi in tale alta carica fino al 1900, quando dalla larga fiducia dei suoi colleghi fu nominato Vicepresidente [sic]. In questo ufficio, in importanti e difficili sedute, riuscì col suo tatto squisito e con la sua energia a mantenere i più accesi dibattiti in un'atmosfera di compostezza e serenità, acquistandosi le più vive simpatie di ogni gruppo.
Noi l'avemmo collega dal 26 gennaio 1910; ma pur essendo assiduo alle nostre sedute, la tarda età gl'impedì di partecipare attivamente ai lavori, così come alla Camera elettiva.
Io particolarmente, che lo ebbi per oltre 50 anni amico carissimo ho avuto agio di ammirarne le qualità di mente e di cuore; commosso vi invito a rivolgere alla memoria del venerato collega un reverente saluto e di esprimere alla famiglia le nostre vive condoglianze. (Bene). [...]
CORBINO, ministro dell'economia nazionale. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CORBINO, ministro dell'economia nazionale.A nome del Governo mi associo alle nobili parole pronunciate dal nostro illustre Presidente per la commemorazione dei colleghi [...], De Riseis, [...]
La semplice enumerazione di questi nomi fa passare davanti ai nostri occhi tutta una nobile successione di attività politiche, amministrative, sociali e scientifiche.
Nell'associarsi al compianto del Senato per la perdita di questi suoi componenti, il Governo si associa anche alla proposta del Presidente perché siano inviate condoglianze alle famiglie degli scomparsi. (Benissimo).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 29 maggio 1924.