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DE CESARE Michelangelo

19 ottobre 1827 - 15 febbraio 1911 Nominato il 21 novembre 1892 per la categoria 12 - I consiglieri del Magistrato di cassazione e della Camera dei conti dopo cinque anni di funzioni provenienza Puglia

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Giuseppe Manfredi, Presidente

Onorevoli colleghi! Anche oggi abbiamo a piangere un collega dipartito da noi per sempre, Michelangelo De Cesare, spirato la scorsa notte alle ore 3.15. Nato in Spinazzola, terra di Bari, il 19 ottobre 1827, era senatore dal 21 novembre 1892, scelto nella categorie dei consiglieri della Corte di cassazione; dal qual grado, nel successivo anno fu promosso a quello di presidente di sezione della Corte stessa, che tenne sino al 20 ottobre 1902, in cui gli fu decretato il riposo. Nella giovane età fu al lato dello zio Carlo, che tanto partecipò al movimento liberale; e venne dal Governo borbonico nel 1849 esiliato e condannato due volte a domicilio coatto.
Da giudice di Gran corte criminale in Lecce nel 1860 tutto visse poi nell'amministrazione della giustizia; e della grande considerazione, che si meritò dal Governo, c'è prova che gli fu affidata la Procura generale presso la Corte d'appello di Palermo nel 1885, poi presso quella di Catanzaro nel 1892. Nel 1861, stando giudice criminale, scrisse dell'ordinamento delle corti di appello nelle provincie meridionali. Diede anche in qualche relazione su disegni di legge i suoi lumi al Senato. Fu della Commissione di contabilità interna, e della Commissione d'istruttoria dell'Alta Corte di giustizia.
Onoriamone la memoria, e condogliamoci della sua perdita in particolar modo con il pregiato nostro collega Raffaele De Cesare, congiunto dell'estinto e continuatore del chiaro nome. (Approvazioni).
FALCONI. Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
FALCONI. Onorevoli colleghi, permettete che io prenda la parola per deplorare, anche a nome di colleghi senatori magistrati, la perdita dell'onorevole Michelangelo de Cesare.
Io, che per molti anni fui alla sua dipendenza, nella Cassazione di Roma, ammirai in lui il magistrato dotto, intelligente e coscienzioso, e sempre gentiluomo perfetto.
Prego il Senato di mandare le sue condoglianze alla famiglia del fu nostro collega, nonché al municipio della sua città natale Spinazzola, in provincia di Bari (Bene).
LUZZATTI, presidente del Consiglio, ministro dell'interno. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LUZZATTI, presidente del Consiglio, ministro dell'interno. Il Governo si associa con moltissimo rimpianto a questo nuovo lutto del Senato, che è anche lutto della magistratura italiana. (Bene).
PRESIDENTE. La proposta del senatore Falconi s'intende approvata, ed io mi darò premura di darvi esecuzione.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 15 febbraio 1911.