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DE AMICIS Mansueto

13 aprile 1851 - 15 novembre 1924 Nominato il 06 ottobre 1919 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Abruzzo

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Tommaso Tittoni, Presidente

Onorevoli colleghi. Durante l'interruzione dei nostri lavori, dobbiamo piangere purtroppo la scomparsa di cari colleghi. [...]
A breve distanza dal fratello professor Tommaso, nostro illustre collega di cui ho testé ricordato i meriti, si è spento il 15 scorso in Roma, dopo rapida malattia, Mansueto De Amicis. Nato il 13 aprile 1851 in Alfedena, egli era uno di quegli uomini di antico stampo che sapevano congiungere l'amore ai campi e la passione viva della natura all'interessamento per la cosa pubblica.
Fin da giovane si occupò di agraria e nessun progresso tecnico lasciò inapplicato nei vasti possedimenti della sua famiglia in Abruzzo e in Puglia, che personalmente curava.
Giovanissimo ancora, fu dalla fiducia dei suoi concittadini eletto consigliere comunale del suo paese: ne fu poi benemerito sindaco. Per ben quarant'anni appartenne al Consiglio provinciale di Aquila, di cui fu per quindici anni attivissimo Presidente. Uomo di cuore generoso, allorché nel 1884 scoppiò violento il colera, egli, sprezzando ogni pericolo, si adoprò in soccorso dei colerosi, così validamente da meritarsi dal Governo la medaglia d'oro di benemerenza per la salute pubblica.
Nel 1892 entrò alla Camera dei deputati, inviatovi dagli elettori del collegio di Sulmona, che per ben sei successive legislature gli riconfermarono il mandato, fino al 1919. Alla Camera si guadagnò meritamente fama di colto e attivo parlamentare, partecipando ai lavori d'importanti commissioni e dimostrando, anche nei suoi numerosi discorsi, la sua grande e varia competenza e il suo amore alla pubblica cosa. Fu sottosegretario di Stato alle poste nel secondo Ministero Pelloux portando nella carica grande zelo e scrupolosità. I suoi colleghi della Camera nel 1913 vollero attestargli la loro simpatia, nominandolo segretario alla Presidenza. Il 6 ottobre 1919 entrò in Senato e fu sempre assiduissimo ai nostri lavori, confermando la sua fama di valoroso parlamentare.
Mansueto De Amicis fu, fra l'altro, valente studioso dei problemi dell'emigrazione, che tanto interessano l'Italia ed in particolare il suo Abruzzo: e fu, dal 1920 in poi, attivo e apprezzato rappresentante del Senato in seno alla Commissione di vigilanza al fondo dell'emigrazione.
Costante e antico propugnatore della necessità della protezione e dell'incremento del nostro patrimonio forestale sin da deputato nella passata legislatura collaborò attivamente alla costituzione del Parco nazionale d'Abruzzo; ebbe per molti anni la presidenza della Società” Pro Montibus”. Fu anche molto competente nelle questioni riguardanti il risparmio e la cooperazione bancaria ed aveva partecipato attivamente al Congresso delle Casse di Risparmio a Milano, proprio pochi giorni prima della sua ultima malattia.
Mansueto De Amicis era a noi tutti collega e amico carissimo e con dolore noi vediamo sparire con lui un valoroso parlamentare, un probo amministratore, un cittadino esemplare.
Inchiniamoci sulla sua tomba recente ed inviamo alla sua famiglia, così crudelmente e ripetutamente colpita dalla sventura, l'espressione del nostro più vivo dolore. (Bene).
CASATI, ministro della pubblica istruzione. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CASATI, ministro della pubblica istruzione.[...]
Il Governo [...] rende omaggio alle civili benemerenze dei senatori [...] Mansueto De Amicis [...]

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni,18 novembre 1924.