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DALLOLIO Alberto

28 gennaio 1852 - 17 gennaio 1935 Nominato il 03 giugno 1908 per la categoria 16 - I membri dei Consigli di divisione dopo tre elezioni alla loro presidenza provenienza Emilia-Romagna

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Luigi Federzoni, Presidente

Ancora numerose e gravi perdite hanno colpito il Senato durante l'interruzione delle sue sedute. [...]
Particolare rimpianto ha suscitato in tutti noi - e non parlo del mio personale cordoglio - la scomparsa di Alberto Dallolio, che partecipava da tanti anni costantemente alla vita del Senato e che qui, come dappertutto, era circondato solamente da amici.
Bolognese, figlio di Cesare Dallolio, che era stato uno dei più alacri luogotenenti cavourriani nelle province emiliane e romagnole, il nostro collega scomparso aveva tenuto per molti anni la direzione del movimento patriottico e costituzionale in Bologna: sindaco per oltre un decennio della città, ne aveva promosso con chiaroveggente coraggio l'ampliamento e l'ammodernamento. Uomo forte e nutrito d'intelletto, cultore appassionato delle bellezze e delle tradizioni di Bologna, custode e continuatore dell'incomparabile retaggio scientifico e artistico di essa, Alberto Dallolio era stato uno dei fidi, degli intimi del Carducci e aveva dato a questo una collaborazione efficace, fra l'altro, nella preparazione del volume delle Prose scelte. Si legge infatti nell'avvertenza premessa al volume stesso dal Carducci: "Nella scelta definitiva (delle Prose) mi giovò molto il parere e il giudizio del mio amico Alberto Dallolio, il quale anche, bontà sua, si incaricò di condurre in porto tutta l'edizione. E questa, per la esattezza e la diligenza arguta di cui il già sindaco di Bologna volle dar prova pure in sì fatta materia inferiore della letteratura, è riuscita accuratissima".
Dopo la morte del Poeta il Dallolio aveva curato anche il primo saggio dell'epistolario carducciano. Studioso serio e geniale egli medesimo di storia del risorgimento, ha lasciato alcuni volumi molto pregevoli su uomini e avvenimenti di quell'epoca come La spedizione dei Mille (1910) e Cospirazioni e cospiratori (1913), opere nelle quali una documentazione nuova, desunta dagli archivi, è usata e interpretata alla luce di una visione storica larga e penetrante. Deve essere, inoltre, fatto cenno di una serie di singolarissime memorie episodiche disseminate nei volumetti della annuale Strenna delle Colonie scolastiche bolognesi, che egli soleva compilare amorosamente a beneficio di quella istituzione, la prima del genere in Italia, da lui fondata e presieduta fin dal 1890. Alberto Dallolio, nato nel 1852, apparteneva dal 1908 al Senato, ove, dopo aver sempre propugnato un indirizzo politico di potenziamento nazionale, aveva salutato con entusiasmo l'avvento del fascismo al Governo e appoggiato poi, fedelmente e cordialmente, l'opera rigeneratrice di Mussolini.
MUSSOLINI, capo del Governo. Il Governo si associa alle nobili parole di rimpianto che in memoria dei senatori scomparsi sono state pronunciate dell'illustre Presidente di questa Assemblea.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 18 marzo 1935.