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D'OVIDIO Enrico

11 agosto 1843 - 21 marzo 1933 Nominato il 04 marzo 1905 per la categoria 18 - I membri della Regia accademia delle scienze dopo sette anni di nomina provenienza Molise

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Luigi Federzoni, Presidente

Un'altra grave perdita ha colpito, insieme, la scienza e il Senato, con la scomparsa del nostro venerato e illustre collega senatore Enrico D'Ovidio.
Nato nel 1843 a Campobasso, membro di questa Assemblea fino al 1905, nel campo delle discipline matematiche meritò fama e autorità non inferiori a quelle che l'insigne suo fratello, il compianto senatore Francesco D'Ovidio aveva saputo guadagnarsi nella critica letteraria e nella filologia.
Enrico D'Ovidio aveva conquistato nel 1874 la Cattedra di algebra complementare e di geometria analitica nella Regia Università di Torino: cattedra alla quale egli conferì, con la sapienza del suo magistero e la novità geniale delle sue enunciazioni, il più ambito prestigio.
Uscito dalla Scuola napoletana del Sannia, il D'Ovidio fu fra gli iniziatori della geometria degli iperspazi. Coltivò la teoria delle forme alla quale si ispira anche la sua geometria analitica, tuttora diffusa nelle nostre Università.
La sua attività parlamentare non fu notevole; ma egli pronunziò alcuni importanti discorsi sui problemi dell'educazione nazionale. Aveva aderito fervidamente al Regime.
Rivolgiamo alla memoria di Enrico D'Ovidio un pensiero di reverenza e di rimpianto.
DE FRANCISCI, ministro di grazia e giustizia. Il Governo si associa ai sentimenti espressi da S.E. il Presidente del Senato, in memoria dell'illustre studioso e dell'autorevole membro di quest'Assemblea.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 22 marzo 1933.