CUZZI Giuseppe
12 agosto 1839 - 20 giugno 1923 Nominato il 17 marzo 1912 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza PiemonteCommemorazione
Atti Parlamentari - Commemorazione
Tommaso Tittoni, Presidente
Onorevoli colleghi. Durante la pausa dei nostri lavori abbiamo dovuto deplorare la perdita di ben quindici nostri carissimi colleghi. Io vi chiamo a commemorarli in un raccoglimento severo e solenne che è al tempo stesso omaggio alla memoria loro ed indice della maestà di questa eccelsa Assemblea. [...]
L'istesso giorno in cui sospendevamo le nostre sedute, il 20 giugno, ci giungeva l'annunzio della fine del senatore Giuseppe Cuzzi avvenuta in Pallanza dopo lunga e dolorosa infermità.
Egli era nato il 12 agosto 1839 a Suna Novarese e fin dai primi anni aveva rivelato bell'ingegno e volontà tenace. Compiuti con onore i corsi di giurisprudenza si dedicò con passione allo studio dei problemi della sua regione e di essi venne subito acquistando profonda conoscenza sicché alla loro risoluzione egli poté portare il più largo contributo.
E della vita locale divenne infatti gran parte. Così da un canto fu consigliere comunale di Pallanza dove ebbe sopratutto la sua residenza, consigliere poi e deputato provinciale per ben 26 anni fino al 1902, d'altro lato tenne numerose cariche speciali in provincia e fuori, fu Presidente del locale Consiglio dell'Ordine degli Avvocati, Membro della Giunta Provinciale Amministrativa e del Consiglio sanitario di Novara e in tutte spiegò opera efficace e illuminata per la difesa dei reali interessi della sua amata terra.
L'istesso fervido contributo di operosità e saggezza portò nel Parlamento, e alla Camera dei deputati dove, sincero liberale, sedette quale rappresentante del collegio di Pallanza dal 1898 al 1909 per le legislature 20, 21 e 22, e più tardi al Senato dove entrò il 17 marzo 1912.
Di numerose commissioni fu prezioso collaboratore e spesso relatore; e ai lavori parlamentari fu sempre assiduo prendendo parte alle più importanti discussioni sopratutto in materia di bilanci, di ferrovie, di legislazione sociale. Di lui ricorderò sopratutto la lucida relazione alla Camera elettiva sul disegno di legge sull'igiene e la sanità pubblica e qui da noi la lunga opera prestata nella Commissione delle petizioni.
Negli ultimi tempi il senatore Cuzzi si era appartato dalla vita pubblica. La perdita del figlio carissimo, valoroso tenente dei bersaglieri, caduto durante la guerra, sul Montenero, aveva troppo straziato l'animo dell'amato collega e la sua forte fibra fin d'allora ne fu profondamente scossa.
Oggi che egli scompare ne ricordiamo con vivo rimpianto la nobile figura e le preclare doti e ci inchiniamo dinanzi alla sua tomba, mentre mandiamo alla famiglia le nostre sentite espressioni di cordoglio. (Bene).
CORBINO, ministro dell'economia nazionale. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CORBINO, ministro dell'economia nazionale. Voi avete ascoltato, onorevoli senatori, nell'alta parola del nostro illustre Presidente, la rievocazione della vita, delle benemerenze, dell'opera tutta, che fu svolta dai compianti colleghi che abbiamo perduto.
Al rimpianto del Senato il Governo unisce l'espressione del suo omaggio riverente e si associa alla proposta di inviare vive condoglianze alle famiglie e alle città natali degli scomparsi. Tutte le forme di attività più nobili del pensiero e dell'azione sono rappresentate nell'elenco dei colleghi che oggi commemoriamo; dall'azione politica e amministrativa di Cuzzi [...]
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni,12 novembre 1923.