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CRUCIANI ALIBRANDI Enrico

09 luglio 1839 - 08 novembre 1921 Nominato il 21 gennaio 1906 per la categoria 21 - Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria provenienza Lazio

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Tommaso Tittoni, Presidente

Onorevoli senatori!
Anche questa volta, pur troppo, nel riprendere i nostri lavori, mi incombe il doloroso dovere di annunciarvi la perdita di amati colleghi. [...]
Dopo lunghissima e penosa malattia, l'8 corrente, in Roma che gli aveva dato i natali il 9 luglio 1839, spegnevasi il senatore Enrico Cruciani Alibrandi.
Avviatosi agli studi di ingegneria che la mente acuta gli faceva prediligere, compì giovanissimo i corsi universitari nella città nativa, dalla quale però ben presto fu costretto ad allontanarsi per i suoi sinceri sentimenti liberali.
Si dedicò allora ai lavori della linea ferroviaria Roma-Ancona e, conservando viva la sua fede nel compimento dell'unità italiana, nel 1870, quando il suo ardente voto fu esaudito, ritornò qui dove poteva finalmente senza limitazioni portare il contributo della sua feconda opera. E non tardò infatti a divenire l'anima della vita cittadina. Chiamato a far parte della Giunta provvisoria di Governo e poco dopo eletto consigliere comunale si rivelò subito mente aperta alle più ardite iniziative e spirito moderno. Della Amministrazione comunale di Roma fece parte per lunghissimi anni, dedicandosi con passione alla risoluzione dei più importanti problemi della Capitale.
Nel 1876 fu nominato assessore per la pubblica istruzione e l'opera da lui svolta in pro della scuola, per la profonda conoscenza dei congegni amministrativi, fu così illuminata ed efficace da meritargli per sedici volte la conferma nella carica e più tardi, nel 1906, la medaglia d'oro dei benemeriti della pubblica istruzione.
Nel 1905, a maggiore attestazione della fiducia che in lui tutti riponevano, fu chiamato alla carica di supremo magistrato della città e tale ufficio coprì con onore fino alle elezioni del 1907. All'Amministrazione da lui presieduta si devono l'attuazione dei progetti di municipalizzazione dei più importanti servizi pubblici e la provvida istituzione dell'Ufficio tecnologico.
Le esortazioni di amici e di uomini di Governo non valsero a spingerlo nella vita politica, poiché egli preferì dedicare tutto se stesso alla vita cittadina. Dotato di un cuore nobilissimo, contribuì efficacemente al prosperare delle istituzioni di beneficenza: fu consigliere della Congregazione di carità e per molti anni tenne la presidenza degli orfanotrofi di Santa Maria in Aquiro; attualmente era presidente del Consiglio di amministrazione dell'Opera pia "Amici".
Il 21 gennaio 1906 fu nominato senatore e, fino a quando le condizioni della salute glielo permisero, fu assiduo ai nostri lavori. Nel 1914 fu eletto nuovamente consigliere comunale, ma la sua malferma salute, che gli procurava gravi sofferenze, non gli consentì più di partecipare attivamente alla vita pubblica.
Il senatore Cruciani Alibrandi lascia di sé un senso di vivo rimpianto in quanti ebbero la ventura di conoscerlo e di apprezzarne le spiccate qualità di mente e di cuore, la rettitudine e la nobiltà del carattere.
Il Senato invia alla memoria dell'amato collega un mesto saluto ed alla famiglia vivissime condoglianze. (Bene). [...]
CORBINO, ministro della pubblica istruzione.Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CORBINO, ministro della pubblica istruzione. A nome del Governo mi associo reverente e commosso alle nobili parole dette dall'illustre nostro Presidente per il collega Cruciani Alibrandi. Non tocca a me rievocare la fervida opera svolta dall'estinto per il Comune di Roma: mi basti solo richiamare due lati della sua attività.
Per trenta anni assessore della pubblica istruzione dedicò le sue cure all'incremento delle scuole di Roma, e fu alla sua iniziativa dovuta l'apertura della scuola professionale femminile che rappresenta un primo passo verso tutto un atteggiamento indispensabile dei pubblici poteri per l'elevamento della cultura della donna. Come sindaco, fu promotore di quell'opera rivolta alla municipalizzazione dei pubblici servizi che, per la salda preparazione di Cruciani Alibrandi, ha potuto trionfare di tutti gli ostacoli, e costituire un grande vantaggio per Roma. Queste benemerenze mi spingono ad associarmi alle parole dell'illustre Presidente, mentre rivolgo anch'io un fervido commosso saluto alla famiglia e alla città di Roma. (Bene).

Senato del Regno, Atti Parlamentari. Discussioni, 24 novembre 1921.