COSENZA Vincenzo
22 dicembre 1844 - 12 aprile 1924 Nominato il 26 gennaio 1910 per la categoria 08 - I primi presidenti e presidenti del Magistrato di cassazione e della Camera dei conti provenienza CampaniaCommemorazione
Atti Parlamentari - Commemorazione
Niccolò Melodia, Vicepresidente
Onorevoli senatori,
Il lungo periodo di chiusura dei nostri lavori ha visto purtroppo scomparire le nobili figure di non pochi dei nostri amati colleghi che di questa Assemblea erano decoro e vanto. Ad essi rivolgiamo anzitutto il nostro memore ed accorato pensiero. [...]
Un collega eminente nell'ordine giudiziario ci è mancato l'11 aprile: il conte Vincenzo Cosenza, morto in Pozzuoli dove era nato il 22 dicembre 1844.
Laureatosi giovanissimo in giurisprudenza, si dedicò dapprima all'avvocatura, ma per breve tempo, ché nel 1867 entrò nella carriera giudiziaria, e la percorse luminosamente, quasi sempre negli uffici del pubblico ministero, assurgendo nel 1902 al grado di primo presidente di Corte di cassazione a Firenze e quindi a Napoli.
Vincenzo Cosenza fu vanto della magistratura. La sua profonda dottrina, l'ingegno versatile, la sua fede ardente nell'ideale della giustizia lo fecero salire nella più elevata estimazione e dei colleghi e degli avvocati; e importanti accademie scientifiche, infatti, fra cui la Pontaniana, lo vollero socio.
Fu un rigido custode della giustizia di cui ebbe una concezione organica ritenendo che la missione del magistrato impone "l'azione reciproca di tutti i fattori morali della vita complessiva della nazione". Per lui la giustizia è quella che concepì il divino poeta: "Ordina noi ad amare ed operare con dirittura in tutte cose".
A tali sentimenti egli ispirò tutta la sua vita di magistrato cui maggior decoro prestarono il suo carattere integro, la fermezza della sua volontà, la singolare sua modestia e bontà.
Per le sue preclare doti si ebbe importanti incarichi di fiducia e, già segretario nel 1875 della Commissione d'inchiesta per la Sicilia, prestò poi preziosa collaborazione a Giuseppe Zanardelli nei lavori legislativi presso il Ministero della giustizia. Era nostro collega dal 26 gennaio 1910.
La sua perdita ci reca vivo dolore e, mentre un reverente saluto mandiamo alla memoria di Lui, porgiamo alla famiglia l'espressione del nostro rammarico. (Bene).
CORBINO ministro dell'economia nazionale.Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CORBINO, ministro dell'economia nazionale. A nome del Governo mi associo alle nobili parole pronunciate dal nostro illustre Presidente per la commemorazione dei colleghi [...], Cosenza, [...]
La semplice enumerazione di questi nomi fa passare davanti ai nostri occhi tutta una nobile successione di attività politiche, amministrative, sociali e scientifiche.
Nell'associarsi al compianto del Senato per la perdita di questi suoi componenti, il Governo si associa anche alla proposta del Presidente perché siano inviate condoglianze alle famiglie degli scomparsi. (Benissimo).
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 29 maggio 1924.