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CORSI Luigi

10 febbraio 1815 - 08 dicembre 1897 Nominato il 28 febbraio 1876 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Liguria

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Luigi Cremona,Vicepresidente

Prego il senatore, segretario, Colonna-Avella, di leggere la commemorazione del senatore Corsi Luigi, redatta dall'onorevole nostro collega, il senatore Guarnieri.
Il senatore, segretario, Colonna-Avella legge:.
“Signori senatori.
Un'altra nobile e patriottica figura è sparita da quest'Aula. L'esimio marchese Luigi Corsi è mancato ai viventi l'8 dicembre di quest'anno nella sua cara città di Savona.
Nato colà il 10 febbraio 1815 da patrizia famiglia, ebbe carattere e spirito di italiano patriotta, e come capo di un corpo di volontari genovesi combatté nella prima guerra dell'indipendenza italiana del 1848-49, meritandosi la medaglia del valore militare non solo, ma un encomio dal ministro della guerra generale Bava alla tribuna del Parlamento subalpino nella tornata del 17 settembre 1849.
Entrato in quel Parlamento, egli vi durò per ben undici anni, e per il periodo di tre legislature, nel quale ebbe larga parte ai lavori legislativi, vi pronunciò importanti discorsi, che furono prova della sua alta competenza in materie d'ordine economico e politico, e fu membro della Commissione del bilancio.
Eletto senatore nel 28 febbraio 1876 fu ben presto dalla fiducia dei suoi colleghi nominato segretario dell'Ufficio di Presidenza, e vi perdurò ben quasi 17 anni, cioè dalla sessione parlamentare 1880-82 a quella del 1895-97. E ne uscì solo quando la sua vecchia età, e la sua malferma salute gli impedirono di adempierne i doveri. Modesto e laborioso egli ebbe a partecipare col suo senno, e colla sua larga esperienza di affari ai lavori di questo consesso.
L'amore profondo per la grande patria italiana non gli impedì di avere il culto, e la devozione filiale per la sua cara città natia, per la sua diletta Savona.
Egli comprese che la vita d'Italia sta in quella dei suoi Municipii, e trasformò la città di Savona in un grande centro commerciale, industriale e di cultura scientifica ed artistica. Onorato dalla stima dei suoi concittadini dell'ufficio di Sindaco lo tenne, salvo brevi intervalli, per quasi 14 anni, cioè dal 1861 al 1874, ed in quella civica magistratura seppe compiervi radicali riforme, precipuamente nell'ampliamento e risanamento di quella città e nell'istruzione pubblica e popolare. La sua morte è lutto universale per quella città.
Educato alla scuola dei grandi patriotti italiani ebbe fede, principii e spirito d'uomo moderato, e vi persisté sino alla tomba, esempio raro in questi mutabili tempi”. (Bene). [...]
GADDA. Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
GADDA. Io mi permetto di proporre al Senato, che vengano inviate condoglianze in suo nome alle famiglie dei senatori Brioschi, Alfieri e Corsi.
Credo non sia il caso di aggiungere altra parola, certo come sono, di interpretare il sentimento di tutti i colleghi. (Bene).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 20 dicembre 1897.