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COLLACCHIONI Giambattista

04 luglio 1814 - 30 luglio 1895 Nominato il 06 dicembre 1868 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio e per la categoria 21 - Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria provenienza Toscana

Commemorazione

 

Atti parlamentari Commemorazioni.
Domenico Farini, Presidente

Signori senatori! Ieri al giorno moriva in San Sepolcro il senatore Giambattista Collacchioni.
Di famiglia tiratasi su e venuta in auge coi traffici e le industrie rurali, il defunto, a seconda delle circostanze, si adoperò per la cosa pubblica, seguendo i migliori del suo tempo.
Fu così che, nella Consulta e nell'Assemblea toscana, partecipò a quella gara di abnegazione in virtù della quale, ogni particolare riguardo od interesse al sentimento nazionale posposto, tenacemente l'unità vi apparecchiò.
Per due legislature (VII e VIII) nella Camera dei deputati, in quest'alta dappoi il 6 dicembre 1868, batté la stessa diritta via per consolidare il bene conquistato.
Sul concorso spontaneo e disinteressato di lui poté farsi sempre sicuro assegnamento, come nel Parlamento, anche nelle amministrazioni della provincia e città, dove era nato e morì. Buona parte dell'anno ivi dimorando, passava l'altra nei vasti suoi possessi di Maremma, il governo dell'azienda agricola, alternando coi rudi svaghi della caccia fra i conforti di una eletta di amici ospitati con gentilezza signorile. Bello amirarsi [sic!] il forte vecchio, non temere le insidie delle macchie impenetrabili né della palude mortifera, e dare esempio di operosità virile; la quale, se fosse da più imitata, alle condizioni economiche e sociali arrecherebbe incalcolabile beneficio.
Giunto ad un'età che, per averne compiuto l'ottantunesimo anno, pochi vedono, Giambattista Collacchioni ebbe sino all'ultimo i due maggiori beni della vita: la vigorosa sanità del corpo e della mente, la stima dei galantuomini.
Ebbe, ha in morte la benedizioni dei poveri, il vivo desiderio dei concittadini, il rammarico del Senato (Benissimo, approvazioni).
CRISPI, presidente del Consiglio. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CRISPI, presidente del Consiglio. Il Governo si associa alla commemorazione del defunto senatore Collacchioni, e fa sue le lodi giustamente tributate alla sua memoria.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 31 luglio 1895.