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CLEMENTE Pasquale

04 marzo 1848 - 17 maggio 1925 Nominato il 30 dicembre 1914 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Abruzzo

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Vittorio Zupelli, Vicepresidente

Onorevoli colleghi. Un nuovo lutto ha colpito il Senato per la morte del dott. Pasquale Clemente avvenuta ieri in Notaresco.
Ivi egli era nato il 4 marzo 1848, di famiglia cospicua ed altamente benemerita per patriottica virtù, dal padre Vincenzo che fu tra i Carbonari esempio d'audacia e di sacrificio per la causa italiana.
Laureatosi giovanissimo in medicina, preferì dedicarsi all'agricoltura. Uomo di larghe vedute, intuì subito essere nella prosperità dei campi la fonte della prosperità della nazione e con fervore si dedicò alla difesa degli interessi agricoli e ne studiò appieno i più importanti problemi dando all'incremento agrario della sua regione un forte contributo. Anche l'industria serica ebbe tutte le sue cure ed a lui si deve se essa ottenne un vigoroso impulso nella sua terra: avea egli in tal campo una rara competenza che lo fece chiamare a far parte del Consiglio superiore dell'industria serica dove spiegò opera attiva e assai apprezzata. E tra gli altri onori ben gli fu concesso, nel 1907, quello di cavaliere del lavoro.
Nella vita pubblica Pasquale Clemente entrò giovanissimo e fu esempio di rettitudine e di operosità.
A Teramo occupò importanti cariche amministrative: fu sindaco, consigliere e deputato provinciale, membro attivo ed esperto della Giunta provinciale amministrativa.
Rappresentò alla Camera dei deputati il collegio di Atri dal 1892 per tre legislature dalla 18 alla 20 e fu convinto sostenitore dell'idea liberale che sempre animò la sua opera.
Partecipò con assiduità ai lavori dell'Assemblea e delle commissioni e non mancò la sua equilibrata parola nelle discussioni, soprattutto in materia di lavori pubblici.
Nel 1900 si ritirò dalla vita politica e tornò alle predilette occupazioni, ma l'opera benemerita da lui spiegata per il paese e per la sua regione gli valse il 30 dicembre 1914 la nomina a senatore. La tarda età gli impedì di intervenire assiduamente ai nostri lavori, ma la sua figura nobile e buona sarà a lungo ricordata da quanti ebbero la ventura di conoscerlo.
Inchiniamoci reverenti sulla bara ancora dischiusa del venerando collega e con animo accorato partecipiamo al cordoglio della famiglia e della sua provincia. (Benissimo).
NAVA, ministro dell'economia nazionale. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
NAVA, ministro dell'economia nazionale. A nome del Governo mi associo alle nobilissime parole con le quali il Presidente ha voluto commemorare il nostro defunto collega senatore Clemente, ed alla proposa fatta di mandare le condoglianze alla famiglia ed alla provincia. (Approvazioni).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni,18 maggio 1925.