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CIPRIANI Leonetto

16 ottobre 1812 - 10 maggio 1888 Nominato il 08 ottobre 1865 per la categoria 04 - I ministri di Stato e per la categoria 20 - Coloro che con servizi o meriti eminenti avranno illustrata la Patria provenienza Estero

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Marco Tabarrini, Vicepresidente

Debbo annunziare al Senato la morte del senatore generale conte Leonetto Cipriani.
Egli cessava di vivere il 10 di maggio ultimo nel suo castello di Bellavista presso Centuri in Corsica, ove era nato il 16 di ottobre 1812. Fu uomo di tempra d'animo fortissima, e ne diede prove non dubbie nella sua vita fortunosa, suggellate col fatto di avere scritto da se stesso e con mano sicura, poco prima di morire, l'annunzio della sua morte che fu inviato alla Presidenza.
In questo singolare annunzio, egli dichiara che per tutto elogio si legga in Senato la lettera che nel 1860 gli scriveva il Re Vittorio Emanuele.
Per adempire le ultime volontà del collega, darò lettura di questo documento per lui onorevolissimo, che fu allora pubblicato, e che sarà conchiusione quanto si può dire autorevole di questa brevissima commemorazione.
“Signor colonnello, gli importanti servizi che ella ha resi alla patria dal 1848 in poi, e principalmente nell'anno scorso reggendo le Romagne, non mi permetterebbero di rinunciare a valermi della sua opera patriottica e sagace. Ma dacché per ragioni di convenienza personale ella deve recarsi altrove, e si allontana prima che il paese abbia potuto darle un attestato della riconoscenza e della stima con cui l'accompagna, non le sarà discaro che io le testimoni i sensi del mio grato animo.
Gl'italiani non dimenticheranno ciò che ella fece in difficilissimi tempi per la causa nazionale, e questo sarà pel nobile animo di lei un premio gratissimo.
Io so che in ogni futuro evento ella non ci niegherà l'appoggio del suo braccio e del suo consiglio.
Questo volli dirle io, che immedesimato coi destini della nazione, ne divido le speranze e i doveri.
Firenze, 29 aprile 1860.
VITTORIO EMANUELE”.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 7 giugno 1888.