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CIPPICO Antonio

20 marzo 1877 - 17 gennaio 1935 Nominato il 19 aprile 1923 per la categoria 20 - Coloro che con servizi o meriti eminenti avranno illustrata la Patria provenienza Estero

Commemorazione

 

Luigi Federzoni, Presidente

"PRESIDENTE. Ancora numerose e gravi perdite hanno colpito il Senato durante l'interruzione delle sue sedute.
[...]
Il conte Antonio Cippico, zaratino, di antica famiglia di Traù, che aveva dato a San Marco insigni condottieri e magistrati, era stato uno dei più animosi pionieri dell'irredentismo adriatico. Poeta e umanista, con una formazione letteraria che gli aveva lasciato fin nell'espressione qualche impronta della scuola stilistica tommaseiana, si era segnalato giovanissimo fra gli scrittori del Marzocco, con alcune liriche notevoli per certa loro fantastica e preziosa delicatezza, le quali fecero ben presagire del suo ingegno. Egli possedeva profondamente, oltre che le classiche, le principali letterature straniere, e in particolare modo l'inglese; aveva insegnato all'Università di Londra, per parecchi anni, letteratura italiana, con molto onore e con profitto della diffusione della nostra cultura nel mondo britannico. Vivendo e lavorando lungamente all'estero, egli onorò sempre con la dignità della vita e con la preclara attività il nome italiano. Era la sua una tempra morale nobilissima, fatta di lealtà cavalleresca e di limpido idealismo. Scoppiata la guerra, si era arruolato volontario in fanteria, compiendo bravamente il dover suo. Dopo l'armistizio si era gettato con ansioso fervore nella lotta per le rivendicazioni adriatiche; era fascista dal 1920, convinto, operoso, militante.
Nominato senatore per la categoria dei benemeriti della Patria nel 1923, aveva preso parte attiva alle discussioni della nostra Assemblea, pronunziando discorsi importanti specialmente su questioni d'arte e di politica internazionale.
Aveva fondato e diresse fino all'ultimo un periodico molto interessante e significativo L'archivio storico per la Dalmazia, raccolta mirabile di documenti, di testimonianze e di informazioni originali sulla gloriosa civiltà latina e veneta della regione, madre di nobilissimi spiriti, della quale Antonio Cippico fu, per la mente e il carattere morale, non ultimo vanto.
MUSSOLINI, Capo del Governo. Il Governo si associa alle nobili parole di rimpianto che in memoria dei senatori scomparsi sono state pronunciate dll'illustre Presidente di questa Assemblea".

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni,18 marzo 1935.