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CAVALLI Ferdinando

05 dicembre 1810 - 09 novembre 1888 Nominato il 06 dicembre 1868 per la categoria 18 - I membri della Regia accademia delle scienze dopo sette anni di nomina e per la categoria 21 - Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria provenienza Lombardia

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Domenico Farini, Presidente

Signori senatori! Ho il dolore di annunziarvi essere morto ieri in Padova, in età di anni 78 compiuti, il senatore Ferdinando Cavalli.
Nacque il conte Ferdinando Cavalli in Chiari da nobile e ricca famiglia; e ricchezza e nobiltà furongli sprone ad accrescere col merito personale il prestigio della nascita.
Ascritto al regio Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, gli studi storici politici ed economici l'occuparono tutto, e ne lasciò documenti pregevoli. Ricorderò fra essi gli Studi economici sulle condizioni naturali e civili della Provincia di Padova, una Memoria intorno a due scrittori politici Italiani del secolo XIV e finalmente la sua opera di maggior lena: Della scienza politica in Italia. La quale ultima, pubblicata nel 1865, gli procacciò stima grande; e fu cagione insieme alle qualità dell'animo liberale, generoso e buono che, congiunto l'anno dopo il Veneto al Regno d'Italia, tre collegi ad un tempo se lo contendessero per rappresentante al Parlamento.
E in quella, che fu la nona legislatura, accaparrossi di subito la benevolenza dei colleghi, i quali, nella successiva, lo elessero vicepresidente.
Era senatore dal 6 dicembre 1868, ed anche in questo consesso fu amato e stimato molto; sicché oggi tributando io al dotto collega, al buon cittadino, quest'ultima parola di affetto e di rimpianto vado certo di essere l'eco dei sentimenti vostri verso l'estinto. (Benissimo).
LAMPERTICO. Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
LAMPERTICO. Permetta il Senato, che io particolarmente mi associ alle nobili parole di rimpianto e di onore dette dall'onorevole Presidente in memoria del senatore Cavalli.
Quelle ragioni più intime di ossequio, che si avvicinano ad egregi cittadini, ben possono testimoniarsi, allorché si confondono coi sentimenti comuni di rispetto, che ognora circonda chi bene merita della patria.
Egregiamente ha detto l'onorevole Presidente, che il senatore Cavalli più che dalla cospicua fortuna o dallo splendore dei natali cercò il suo lustro negli studi. E rendergli questo omaggio tanto più mi piace in quest'Aula, perché il senatore Cavalli, così nella vita del cittadino, come in quella dello studio, ebbe costantemente l'animo rivolto all'Italia. Ed all'Italia lo ebbe principalissimamente rivolto in quegli studi, in cui con grande amore raccolse così preziosi elementi per la storia del pensiero politico d'Italia.
MAGLIANI, ministro delle finanze. Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
MAGLIANI, ministro delle finanze. Il Governo si associa alle giuste parole di rimpianto e di omaggio per la morte del nostro esimio collega il senatore Cavalli.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 10 novembre 1888.