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CASTAGNOLA Stefano

03 agosto 1825 - 11 settembre 1891 Nominato il 26 gennaio 1889 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Liguria

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Domenico Farini, Presidente

Signori senatori! Mi è doloroso ricordarvi le morti che ci afflissero nei mesi passati. [...]
Il senatore Stefano Castagnola, nato a Chiavari il 3 agosto 1825, studiò la legge e fermò sua dimora in Genova.
Bella rinomanza di dottrina e di alta probità, lo accompagnò nell'esercizio dell'avvocatura; professò con onore nell'ateneo stesso in cui aveva nutrito l'ingegno a forti studi, a libertà volti gli affetti, gli intenti.
In giovine età, l'animo baldo, il cuore ardente aveva messi nelle contese politiche, colla parola e colla penna; volontario aveva dato il braccio alle fazioni di guerra del 1848.
I buoni studi lo avevan presto fatto noto, il caldo sentire, popolare; Genova aprivagli la vita pubblica nel Comune, lo teneva per suo, mandavalo, poco più che trentenne, alla Camera dei deputati, nella sesta legislatura. Per altre cinque, altri collegi ve lo mantennero; presto vi ebbe voce, autorità.
Ministro per quasi quattro anni (14 dicembre 1869-10 luglio 1873) dell'agricoltura, industria e commercio alcuni servigi ampliò, altri istituì, molti migliorò.
Fosse deputato o fosse ministro lo proseguì costante simpatia: nessuno ne disconobbe il buon volere: incontrò contraddizioni, non astii. L'indole mite ed affettuosa lo metteva nel cuore dei colleghi, ve lo manteneva l'animo alto; la modestia schiva d'ogni ostentazione gliene assicurava la conquista. Ed anche nell'azienda municipale di Genova cui lungamente appartenne e presiedette, ultimo sindaco nominato dal Re, primo eletto dal Consiglio, le opposizioni non gli si voltarono in inimicizie: alla sua integrità tutti si inchinarono.
Senatore da meno di due anni (26 gennaio 1889) Stefano Castagnola aveva già avuto occasione di provare la sua molta esperienza e la grande competenza nei varî argomenti che qui trattò con parola piana, lucida, faconda.
La buona età, la complessione vigorosa, l'affetto della famiglia, il desiderio degli amici, dei concittadini il facevano sperare, lo promettevano longevo; quando, nella prima ora del giorno undici di settembre, fu da morte subitanea rapito, lasciando dopo di sé affetti vivaci, vivaci ricordi che non morranno. Di questi a tutti sovrasta, Stefano Castagnola essere stato uno dei ministri che ebbero la fortuna d'insediare l'Italia in Roma; per questo il nome suo, legato al grande fatto, durerà lontano nella memoria e nella gratitudine degli italiani. (Benissimo).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 25 novembre 1891.