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CASSUTO Dario

19 giugno 1850 - 05 dicembre 1920 Nominato il 06 ottobre 1919 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Toscana

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Tommaso Tittoni, Presidente

Onorevoli colleghi. Spegnevasi ieri a Livorno, a pochi giorni di distanza dalla adorata consorte, l'avv. Dario Cassuto.
Nato in Livorno il 19 giugno 1850 da famiglia di agiati commercianti, si addottorò in legge nell'Università di Pisa nel 1874, e da quell'anno si dedicò ininterrottamente all'esercizio della professione legale, guadagnandosi presto la fama di avvocato principe, per dottrina e per abilità, sì nel ramo penale che nel civile e commerciale. Partecipò a congressi giuridici, ed in quello nazionale del 1892 in Firenze fu relatore sul tema delle riforme nella istruzione preparatoria penale, e molti e pregevoli lavori nelle diverse discipline giuridiche pubblicò in importanti riviste scientifiche.
La fiducia dei suoi concittadini lo chiamò nel 1881 alla carica di consigliere comunale e fu per vari mesi prosindaco, poi per più anni assessore, e quale assessore della pubblica istruzione si guadagnò cospicue benemerenze: fondò fra l'altro la scuola di arti e mestieri; fu anche consigliere e deputato provinciale. Da molti anni era presidente della Giunta di vigilanza degli istituti tecnico e nautico, alla cui prosperità dette sempre cure amorose.
Mente aperta, liberale di antico stampo, animo veramente generoso ed eletto, godeva vivissime meritate simpatie nella sua città natale.
All'inizio della XXII legislatura fu eletto deputato del I collegio di Livorno, che rappresentò alla Camera anche nelle due legislature successive. Tenace, appassionato lavoratore, seppe subito procacciarsi fama di valente parlamentare. Al Senato apparteneva dal 6 ottobre 1919; eppure, in sì breve tempo, si era fra noi fatto apprezzare. Tutti ricordiamo con quanta dottrina e con quanto fervore egli abbia testé adempiuto al compito di relatore di due importanti disegni di legge. Proprio nel faticoso lavoro della discussione, che egli volle affrontare, nonostante sentisse di non essere nel pieno possesso delle proprie forze, fu colto da un grave malore che ci tenne in ansia per la sua vita. Poi non si rimise mai completamente, né poté riprendere in Senato la proficua opera sua da cui tanto vantaggio avrebbero potuto trarre i nostri lavori.
Alla sua nobile figura di coscienzioso, infaticabile lavoratore vada il nostro mesto saluto, il nostro cordiale rimpianto: alla sua famiglia le nostre condoglianze. (Applausi).
PEANO. ministro dei lavori pubblici. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PEANO. ministro dei lavori pubblici. Il Governo si associa alle onoranze che il Senato rende alla memoria dell'avv. Dario Cassuto.
Egli nell'esercizio della professione forense portò larga dottrina e intemerata coscienza; eccelse specialmente negli studi del diritto commerciale e a Livorno e nel foro toscano era ricordato come uno dei luminari di quella regione; nominato deputato della XXII legislatura, partecipò assiduamente ai lavori parlamentari. Fu membro delle commissioni più importanti e l'opera sua è ancora oggi ricordata come esempio di sapere, di diligenza, di assiduità; perciò il Governo, memore dell'opera di Dario Cassato, che si esplicò anche in quest'Aula così preclara per sapere, manda alla famiglia dell'illustre estinto e alla città di Livorno le sue condoglianze. (Benissimo).

Senato del Regno. Atti parlamentari. Discussioni, 6 dicembre 1920.